Finestre casuali sul mondo

E’ un po’ di tempo che mi gira in testa questa idea di Internet come strumento rivelatore della molteplicità del mondo. Navigando tra le pagine web, guardando i video di Youtube, viaggiando “virtualmente” con Google Earth o Street View, parlando con le persone nelle chat e nei forum, veniamo ogni giorno a contatto con una miriade di realtà differenti. Prendiamo continuamente coscienza dell’esistenza di nuovi luoghi, oggetti, comportamenti, estetiche, miti, narrazioni.
Quali siano le conseguenze di questo faccia a faccia continuo con un’infinita, vertiginosa, diversità, non è ancora chiaro, ma credo che saranno vaste e difficilmente controllabili.

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un gioco. Non si sa chi l’abbia inventato (più probabilmente, scoperto per caso), ma può giocarci chiunque, e rischia di intrappolarvi per delle ore. In cosa consiste?
Basta aprire Google e digitare: “inurl:”ViewerFrame?Mode=” -inurl -intitle”. Molti dei risultati portano a pagine web che contengono immagini trasmesse da telecamere di sorveglianza non protette. Può capitare di osservare un molo, una strada, l’atrio di un palazzo, un negozio deserto o un pappagallo in gabbia. Possiamo aprire finestre casuali sul mondo. In tempo reale.
Dopo il teletrasporto random tramite Street View, è il mio nuovo passatempo preferito.

King Philip IV of Spain autograph signing

From “the prank collective” Improv Everywhere: King Philip IV of Spain autograph signing:

“For our latest mission we staged an unauthorized autograph signing in the Metropolitan Museum of Art with an actor who bears a striking resemblance to King Philip IV of Spain. Standing in front of the 400-year-old Velázquez painting, the “King” greeted museum patrons and offered free signed 8×10 photos.”