Mi(la)nority report

Finalmente riesco a scrivere qualcosa. Gli ultimi giorni sono stati lavorativamente asfissianti. Roba da non non riuscire nemmeno a infilarsi il pigiama la sera. Avrei voluto raccontare la trasferta a Milano in diretta, ma trovare computer collegati era una vera mission impossible. Visto che fare una cronaca dettagliata ex-post richiederebbe almeno 10 pagine, cerco di essere sbrigativa e faccio un report schematico:

Vips all’inaugurazione: Filippa Lagerback (con pancione), Martina Colombari (bella da far impressione), Billy Costacurta (messo in ombra dalla consorte, ma sembra che sia lui il collezionista d’arte), Giacomo di aldogiovanniegiacomo (più basso di quanto potreste mai immaginare), Maurizio Cattelan (in forma smagliante), Antonella Boralevi (un po’ sbattuta, per la verità)

Cibo trangugiato ai buffet: tartine alle melanzane,tartine al prosciutto, cous cous, parmiggiano reggiano, prosciutto, salame, torte varie.

Pernottamenti: un delizioso Bed&Breakfast in zona Loreto e un trestellenormale a Piacenza.

Furti: come ogni anno c’è sempre qualcuno che si inguatta qualcosa, così per il gusto di sgraffignare. Hanno rubato degli asciugamani di Francesco Carone (forse il loro trestelle non glieli forniva) e un pallone da calcio di Fausto Gilberti (si annoiavano, poverini, mica hanno tutti i torti…)

Il Vip Lounge: c’era una specie di salottino riservato ai vips. Noi abbiamo tentato di entrare con la tessera PRESS, curiosi di vedere cosa succede in un vipplaunggge. Ma la signorina all’ingresso, addolorata, ci ha fatto notare che PRESS non equivale a VIPPS e che non avevamo la tessera in oro zecchino necessaria per accedere. La cosa buffa è che tutte le volte che sono passata di fronte a suddetto salottino (e ci passavo spesso perchè era di fronte al Bar Illy, che dava caffèaggratis) l’ho visto tristemente deserto…

L’Ufficio Stampa: menzione speciale all’addetta stampa all’ingresso. Mi ha fatto sentire come in Caro Diario quando scendono a Panarea e vengono accolti dalla Pierre bionda con l’erremoscia. Era identica…forse era proprio lei.

Il ristorante Inca-Maya-Perù: venerdi sera siamo capitati in una specie di tavola calda andina. Piatti a base di uova, patate e spezie non meglio idenificate, tovaglie rosse di plastica, murales ipercolorato e versione messicana di “Se mi lasci non vale”… Un’esperienza indimenticabile. Ho anche scoperto (sic!) che il loro dolce tipico è un creme caramel gigante!

La parola al critico: tutti mi chiedono “com’era la fiera?”. E come vuoi che sia, è sempre una fiera. Quindi cose belle e cose brutte. Qui accanto pubblico la foto di un quadro che mi ha colpito (nel senso che mi ha proprio dato un cazzotto in un occhio). Poi, fate voi…:-)

Covering’em: sabato sera siamo andati alla mostra Cover Theory, curata da Marco Senaldi e allestita in una centrale elettrica a Piacenza. Il posto era a dir poco incredibile e la mostra molto interessante, nonostante il fascino dell’edificio e dei macchinari offuscasse un po’ il resto. Dal reading di Tiziano Scarpa vi copio questa cover.

Smells like teen Spirit, Nirvana

Sono un ragazzo di cinquant’un anni,

Vivo con la mamma e il mio papà.

Ho molti libri editi da Vanni

Scheiwiller. Io, poeta di città.

Sono disoccupato, laureato

In storia dell’economia politica.

Stimo Raboni, destesto Battiato.

Di Pindaro amo la 2º Pitica…

… Per un sonetto su Sant’Agostino

Ho due bypass. Vivo con la pensione

Di mio papà. Possiedo un motorino.