2020 / Taci. Anzi, parla

Taci. Anzi, parla 
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma, 2020 https://lagallerianazionale.com/2020/04/16/taci-anzi-parla 

 

Lanciata durante il periodo di lockdown, in soli 24 giorni la call ha raccolto 198 video, provenienti
da 28 paesi in tutto il mondo, per oltre 7 ore di materiale. Taci. Anzi, parla è stato un invito a
ripensare e a riflettere sulla propria voce e sulla propria immagine in un momento storico
particolarmente significativo. Il racconto di sé è tornato ad essere un mezzo di comunicazione
centrale con il mondo, proponendosi ancora, in maniera straordinariamente attuale, come un gesto e
una pratica radicale di autodeterminazione.

Il 12 giugno le vincitrici sono state premiate da Cristiana Collu, Direttrice della Galleria Nazionale,
con una cerimonia in videoconferenza. All’evento hanno partecipato oltre alle artiste
vincitrici, Luisella Mazza, Head of Global Programs & Operations di Google Arts&Culture, e le
curatrici della mostra Io dico io – I say Lara Conte, Cecilia Canziani e Paola Ugolini.

Vincitrici:
Allison Grimaldi-Donahue, A Self-portrait, 2020, 1’51’’
Laura Heyman, The Photographer’s Wife, 2020, 2’05’’
Léna Lewis-King, L’autoritratto, 2020, 1’33’’

La giuria, composta da Laura Busetta, Giulia Crispiani e Valentina Tanni, ha selezionato i video vincitori seguendo, tra gli altri, un criterio che tenesse conto delle possibili assonanze e delle nuove letture del pensiero Lonziano e ha motivato così le sue scelte:

«A Self-portrait di Allison Grimaldi-Donahue è un viaggio attraverso le immagini di un archivio
personale, interrogate da una voce fuori campo, emessa da un corpo che non vediamo mai. Le
immagini dell’infanzia e della giovinezza, insieme ai dettagli delle fotografie che ritraggono la famiglia
e le persone care sono gli unici interlocutori di un soggetto in stato di isolamento. Nella fissità di
quegli sguardi, il soggetto trova sia l’estraneità che la reciprocità, mentre l’autoritratto diventa una
conversazione interiore capace di illuminare l’oscillazione tra passato e presente, toccando alcune
delle tensioni più profonde che si nascondono in ogni atto di autoriflessione”.

“Nel video The Photographer’s Wife di Laura Heyman, il soggetto è doppio, in quanto è allo stesso
tempo la persona che ritrae e che viene ritratta. Mentre come ritrattista dà le istruzioni, come soggetto
ritratto potrebbe scegliere di non seguirle o di reagire con un certo ritardo. Questo rapporto asincrono
preannuncia che nessun soggetto è privo di interdipendenza con gli altri, e un autoritratto si
costruisce sempre all’interno di questa relazionalità (colei che guarda e colei che è guardata). Inoltre,
nella sua semplicità – inquadrando un delicatissimo tableau vivant verde-rosa – la scelta formale di
Heyman innesca un’esperienza sinestetica”.

“Il video L’autoritratto di Léna Lewis-King è incentrato sul rapporto tra la nostra percezione del mondo
e i media che utilizziamo per documentarlo ed esplorarlo. Il tema dell’identità contemporanea,
frammentata e autoriflessiva, viene esplorato attraverso l’uso di diversi strumenti e tecniche (video,
fotografia e software), evocando con successo la natura caleidoscopica del nostro attuale paesaggio
mediale e il suo effetto sulla nostra personalità».

I tre video vincitori della call diventeranno parte integrante di Io dico io – I say I, la grande mostra
collettiva di oltre 40 artiste prevista per marzo 2021 ed entreranno nel progetto di digitalizzazione
dell’Archivio Lonzi sviluppato con la collaborazione di Google Arts&Culture.