Ain’t nothin’ like computer love

Lil Kim

Be sure to read ALL the lyrics. Featuring: Myspace, Gmail, iPhone, Youtube and much more!!! Oh, and yes, “download” is a metaphor…

“Three o’clock in the morning we be online
Others send friend requests but they get denied
He type I miss you
I type back to let him know the feeling’s mutual

It’s just Myspace love but it’s beautiful
He love to watch my videos on YouTube
Hey, it’s like everytime I log on I get so turned on
Computer love playin’ in the back”

Canzone della domenica

I’ve been working on a piece that speak of sex and desperation
I’ve been screwing on the tracks of abandoned track stations

One, two, three, four
Art Star
I got a deal in Tokyo
I got a rep in France
I got a agent in Rome
Shit i got a gallery in New York!
Its a mad house this modern life
Its a mad house my faithless bride
Art Star

(Art Star, Yeah Yeah Yeahs, 2001 – mp3)

He came around…

E’ già da un po’ che ho questo filmato sul desktop. Non mi ricordo dove e quando l’ho scaricato, ma continua a farmi ridere ogni volta che lo guardo. So solo che c’è un tipo, tale HollowMen, che mima il testo della canzone Torn di Natalie Imbruglia (sketch tratto da The Comedy Central).

Trash on trash


L’idea è bella, bisogna ammetterlo. Una mostra sul tema della celebrità. Si chiama “Superstars” ed inaugura alla Kunsthalle di Vienna il prossimo 4 novembre con una parata di quasi duecento artisti di ogni età e provenienza. A partire dallo scontato Andy Warhol, fino a Helmut Newton, passando per Eva & Adele (la coppia di travestiti che da anni si aggira per le mostre internazionali in mise eccentriche).
E va bene che il tema, porta, necessariamente, a sguazzare nel trash, ma c’era proprio bisogno di principiare il comunicato stampa di presentazione della mostra con una citazione di…Jamelia???

I don`t know who you are,
But you must be some kind of superstar,
Coz you got all eyes on you no matter where you are.

(Superstar, Jamelia)

Stati d’animo


Sono stata allo Stadio Olimpico a vedere i R.E.M. venerdi scorso (snobbando con molta nonchalance e orgoglio pop il vernissage della Biennale). Mi è rimasta in testa questa strofa, che si accorda in dissonanza con il mio stato d’animo.

they claim to
walk unafraid
I’ll be clumsy instead

Non è ironico? NO!

La diatriba è un po’ vecchia, ma mi è tornata in mente ieri sera mentre assistevo, un po’ annoiata, al concerto di Alanis Morrissette a Piazza del Popolo. Una delle sue canzoni più carucce, Ironic, ha un testo assurdo. La cantante canadese sfodera una sfilza di esempi di presunte situazioni “ironiche”. Peccato che non ce ne sia UNA a cui possa essere applicato il concetto. Forse l’unica vera ironia è questa…

“la pioggia il giorno del tuo matrimonio”, “una mosca nello chardonnay” e “un ingorgo stradale quando già sei in ritardo” sono secondo Alanis situazioni ironiche…Io, personalmente, l’ho sempre chiamata SFIGA.

Inizialmente ho pensato che ci fosse qualche tipo di scarto nell’uso che facciamo noi italiani della parola “ironico” e l’uso anglossassone. Invece no, perchè la Rete è piena di contestazioni dettagliate (e spesso divertenti) del testo della canzone, tra cui quella di un emerito professore inglese di letteratura. Ne trovate un paio qui e qui.

Osservazione sul concerto: I due schermi giganti che erano allestiti ai lati del palco, invece di limitarsi a rimandare le immagini del concerto ad uso e consumo di chi era troppo lontano per vedere, sono stati monopolizzati da un tecnico video in vena di sperimentazioni. Il tizio ci ha fatto sorbire per oltre un’ora un mixaggio video scandaloso, che non si vedeva dai tempi di Discoring. Un marasma di solarizzazioni, croma-key, colori acidi e spartizioni dello schermo in riquadri. E la faccia della Morrissette mixata con tavole di Leonardo da Vinci, paesaggi urbani, filmini in super8 di bimbetti sul prato…perfino quadri di Mondrian…