Break

Mi prendo un po’ di vacanza. Poco probabile l’apparizione di nuovi post nelle prossime due/tre settimane. Prima però vado qualche giorno ad Interferenze, festival di arte e musica digitale a San Martino Valle Caudina (3-5 agosto). Mi sono occupata della selezione dei video di cui potete trovare una lista qui. La manifestazione si preannuncia molto interessante, soprattutto nella sua fusione di digitale e campagnolo…

*update: qui trovate le foto scattate al festival

Sheena is a parasite

Il nuovo videoclip del sempre più visionario Chris Cunningham. La canzone è di un gruppo punkeggiante londinese dal significativo nome: The Horrors. Quindi niente elettronica stavolta. Ma pare che Cunnigham abbia dichiarato in proposito: “I’d find it hard to make a video for a track which sounded completely retro. It would just make me think of old things. To me, ‘Sheena is a Parasite’ sounds very special and futuristic.”

Leggendo tra le pagine di Director’s File dedicate al regista, ho scoperto che ci sono due progetti naufragati, che riguardano entrambi possibili riadattamenti cinematografici di capolavori della letteratura cyberpunk: Neuromancer di William Gibson e A Scanner Darkly di Philip K. Dick (quest’ultimo doveva avere addirittura la sceneggiatura di Charlie Kaufman). A Scanner Darkly è comunque diventato un film, diretto da Richard Linklater, per Neuromancer l’attesa continua…

Electroma

Due robot che vogliono diventare umani. Detto così sembra un po’ la storia di Pinocchio in versione cyber. Invece è la trama di Electroma, il film firmato dal duo musicale parigino Daft Punk. Il tema umano vs tecnologico era già centrale nella loro poetica musicale e nei loro videoclip. Aspettiamo il film godendoci il trailer; l’atmosfera è kubrickiana…

Buy it, use it, break it, fix it,
Trash it, change it, mail- upgrade it,
Charge it, point it, zoom it, press it,
Snap it, work it, quick- erase it,
Write it, cut it, paste it, save it,
Load it, check it, quick- rewrite it,
Plug it, play it, burn it, rip it,
Drag it, drop it, zip- unzip it,
Lock it, fill it, curl it, find it,
View it, coat it, jam- unlock it,
Surf it, scroll it, pose it, click it,
Cross it, crack it, twitch- update it,
Name it, rate it, tune it, print it,
Scan it, send it, fax- rename it,
Touch it, bring it, pay it, watch it,
Turn it, leave it, stop- format it.

(Daft Punk, Technologic, 2005)

[via blogyourmind]

Popopopopoppo

Qualcuno l’avrà detto a Jack e Meg White che Seven Nation Army è un inno da stadio? La capitale, travolta dal delirio calcistico, intona in coro un brano di rock minimalista. Miracoli della postmodernità…

Le immagini le abbiamo viste tutti, in tv, sui giornali, in rete, per le strade. Proviamo ad ascoltare la colonna sonora di questa vittoria. Mentre ci viene un sospetto: che il video di Douglas Gordon e Philippe Parreno abbia portato un po’ di proverbiale sfiga a Zizou? Il titolo del film, Zidane a 21st Century Portrait, suona oggi quantomeno sinistro. Per non parlare delle dichiarazioni degli autori (“Perché proprio Zidane?” domanda il giornalista francese Frédéric Hermel a Parreno prima della proiezione. “Perché è un gentleman”.)

L’urlo di Roma
The stadium loop
Totti’s version
Campioni del mondo

nella foto: Carsten Holler

River of Crime

Bellissimo l’ultimo progetto dei Residents. In vendita nei negozi c’è il loro nuovo doppio album, River of Crime (una sorta di sceneggiato a puntate ispirato a quelli radiofonici degli anni Quaranta) ma la confezione contiene due CD vergini. Pronti per essere masterizzati dall’acquirente, che può scaricare i podcast da internet grazie ad un codice contenuto nel pacchetto. Ma soltanto a collezione completata. Imperdibile anche la loro pagina su myspace, in cui si definiscono: “Four interior decorators of the Apocalypse”…

Cam camin…

Un breve video non ufficiale (e casalingo) per il pezzo di The Eels, My Beloved Monster. Protagonista un’affamata macchia di fuligine gigante. Gli autori sono Yves Geleyn e Julien Genoulaz. E i tetti, manco a dirlo, quelli di Parigi…

My beloved monster and me
We go everywhere together
Wearing a raincoat that has four sleeves
Gets us through all kinds of weather

[via no fat clips!!!]

He came around…

E’ già da un po’ che ho questo filmato sul desktop. Non mi ricordo dove e quando l’ho scaricato, ma continua a farmi ridere ogni volta che lo guardo. So solo che c’è un tipo, tale HollowMen, che mima il testo della canzone Torn di Natalie Imbruglia (sketch tratto da The Comedy Central).

Videoclip: best of 2005

Due link preziosi per fare il punto sullo stato dell’arte del videoclip.

Top 65 Music Videos of 2005

Top 50 Music Videos of 2005

Al primo posto, rispettivamente, Sigur Ros e Aphex Twin. Ma entrambe le liste sono zeppe di cose imperdibili. Nell’immagine, uno dei miei preferiti, Evil, degli Interpol, diretto dal grandioso Charlie White (qui un servizio che racconta la sua serie fotografica più famosa, quella con l’alieno [?] Joshua).

[via greg.org]

Rouen Fm 95.2


Ve li ricordate i Supergrass? Sono tornati con un album dal titolo e dalla copertina molto ispirati. Si chiama Road to Rouen e si può ascoltare sul web, sul sito dedicato. A fare da interfaccia, neanche a dirlo, una vecchia autoradio. Avvertenza: una volta ascoltata la traccia n.5 (Coffee in the pot) non potrete mai più farne a meno. Hey!

p.s. questo è un post a blog unificati: valentinablog + andreaxmas

Io e gli U2


Anton Corbijn racconta, da più di trent’anni, una cultura di confine, che si muove tra musica ed immagine. I suoi soggetti più popolari sono le icone dello star system, che ritrae utilizzando un linguaggio scarno e minimale. Parallelamente all’attività di fotografo, verso la metà degli anni Ottanta, Corbijn comincia a dirigere video musicali; tra gli artisti con cui ha collaborato troviamo David Sylvian, Joni Mitchell, Nick Cave, Red Hot Chili Peppers, Mercury Rev, Depeche Mode, U2. Nel 1993 vince l’MTV Music Award per il miglior video dell’anno con Heart Shaped Box dei Nirvana.

Giovedi 24 novembre inaugura a Roma presso la galleria Lipanjepuntin la mostra U2&i, in cui il fotografo olandese espone il lavoro di ventitrè anni di collaborazioni con gli U2.
Di Corbijn così ha scritto Paul Hewson, in arte Bono: “Quando ho incontrato Anton per la prima volta, gli ho avanzato subito alcune richieste… fammi sembrare alto, magro, intelligente e con un grande senso dell’umorismo… Dunque vorresti essere come me, fu la sua risposta. Così è Anton Corbijn: un nuovo maestro olandese, un uomo divertente, un serio fotografo, un silenzioso film-maker capace di ballare. E allora, qual’è il suo problema? Anton, alla fine, avrebbe sempre voluto essere un batterista”.

(nella foto: U2 – Fathers and Sons, Dublin 1999)

Perfect Partner


Kim Gordon dei Sonic Youth, il videoartista Tony Oursler e il filmmaker Phil Morrison hanno realizzato un lungometraggio a sei mani. Questa la descrizione del progetto tratta dal comunicato stampa:

“Somewhere between Godard’s Pierrot Le Fou and a thundering free rock freak-out, Perfect Partner is a surreal psychodrama-cum-road movie celebrating our society’s enchantment with automobile culture.”

Cos’altro dire? Ah si, dopo alcune tappe europee il film sarà visibile anche in Italia, all’Auditorium di Roma per il Romaeuropa Festival. Il prossimo 12 ottobre.

Musicista in forma di pera


Durante le ferie sono stata ad Honfleur, delizioso porticciolo della Normandia, famoso, tra le altre cose, per aver ospitato diversi impressionisti (tra cui Eugene Bodin, che vi abitava stabilmente). Meno nota la presenza nella cittadina della casa di Erik Satie. La sua abitazione è stata trasformata, da qualche anno a questa parte, in una sorta di museo multimediale a lui dedicato. A parte qualche dettaglio da Luna Park di periferia, presenta alcune soluzioni molto suggestive, come il piano che “suona da solo” nella candida stanza all’ultimo piano dell’edificio.
Ma la cosa più buffa si trova proprio all’entrata, dove il visitatore viene accolto da un’enorme pera volante, che sbatte le ali sulle note di Gymnopedie. Nel 1903, il geniale musicista francese aveva infatti composto “I tre pezzi in forma di pera”. Sul depliant del museo dicono che simboleggi la sua anima che si libra verso il cielo dopo la sua morte.

Stati d’animo


Sono stata allo Stadio Olimpico a vedere i R.E.M. venerdi scorso (snobbando con molta nonchalance e orgoglio pop il vernissage della Biennale). Mi è rimasta in testa questa strofa, che si accorda in dissonanza con il mio stato d’animo.

they claim to
walk unafraid
I’ll be clumsy instead

Beastie Beuys

Avevo la registrazione audio di questa incursione di Joseph Beuys nel mondo della canzonetta pop (anche se con contenuti politici). Ma ora una coppia di net artisti mette a disposizione il video. Sono 4Mb di quicktime, ma vi assicuro che vale la pena. Audio a palla! E qui c’è il testo, per un agevole karaoke ;-)