Come la tecnologia sta cambiando la nostra mente
Se ogni conoscenza ha un’ombra che lascia all’oscuro chi non ne sa abbastanza, l’avvento del digitale sembra possederne diverse. A peggiorare la situazione una delle cifre psicologiche di quest’epoca, venuta dalla paura dovuta alla percezione piuttosto comune di non poter più controllare molto, di subire spesso, di meritare di più, di restare indietro. Immersi nei nostri impegni quotidiani, le mille emergenze che consumano tempo e attenzione, il mondo si evolve a velocità viste raramente in passato senza che ne capiamo i meccanismi. Il secondo numero di Civiltà dei dati tenta di fare un po’ di luce sugli effetti che la tecnologia ha su di noi e sulla struttura stessa della nostra mente. Cambiamento neuronale e non solo culturale. È già successo altre volte nella storia dell’uomo, non è detto che sia di per sé una cattiva notizia. Sicuramente lo è invece la generale inconsapevolezza su questo mondo nel quale ci immergiamo attraverso lo smartphone, l’inadeguatezza del sistema scolastico e i pochi studi scientifici, considerando la magnitudine della trasformazione, oggi disponibili.