Dal 1 ottobre 2020 è online “City of the future – S+T+ARTS Open Call for Artists”, un progetto dedicato all’intersezione tra Scienza, Tecnologia e Arte, realizzato con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo e della Commissione Europea nel contesto del programma S+T+ARTS.
La call è aperta ad artisti – singoli e collettivi – di tutta Europa; in palio ci sono 17,000 euro e una residenza di tre mesi, da svolgere a Torino in collaborazione con un partner tecnologico (azienda o centro di ricerca) e un partner culturale (producers, curatori e organizzazioni indipendenti del territorio).
Il comitato di selezione
Saranno tre i vincitori del premio, selezionati da un comitato indipendente di professionisti italiani ed europei. Siamo felici di poter collaborare con loro e oggi ve li presentiamo:
Ilaria Bonacossa
Direttrice di Artissima dal 2017, è curatrice e critica d’arte, Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università Statale di Milano, dopo un master in studi curatoriali al Bard College, Stati Uniti, collabora a New York con il Whitney Museum. Curatrice per sette anni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), dal 2012 al 2017 è stata Direttore artistico del Museo Villa Croce (Genova) e dal 2014 è curatrice delle installazioni permanenti d’arte contemporanea di Antinori Art Projects. Nel 2013 ha curato il progetto di Katrin Sigurdardottir al Padiglione Islandese alla Biennale di Venezia.
È stata membro del Comitato Tecnico per le acquisizioni del museo FRAC Provence-Alpes Côte d’Azur di Marsiglia, membro del Comitato scientifico del PAC di Milano e direttrice per l’Italia del programma internazionale Artist Pension Trust. Nel 2007 è stata membro della Giuria per il Leone d’Oro della 52. Biennale d’Arte di Venezia. Dal 2016 è direttore artistico della Fondazione La Raia. Dal 2017 è membro del comitato di selezione del Premio Prince Pierre, Monaco.
Mariona Ciller
Laureata con lode presso l’Università dell’Illinois con una doppia specializzazione in Belle Arti (B.F.A.) nelle discipline Comunicazione Visiva e Storia dell’arte. Master of Science (M.Sc), Mass Media & Management Studies e Assistant Professor presso le stesse classi universitarie di insegnamento su strumenti software gratuiti e cultura aperta. Successivamente si è laureata alla Fab Academy (CBA / MIT) con un diploma in Digital Fabrication and Electronics. La sua tesi “The Free Culture Project”, che fonde il potenziale della tecnologia con il potere trasformativo dell’istruzione, rappresenta un punto di svolta nella sua carriera verso territori di reinvenzione del mondo dell’insegnamento e dell’apprendimento al passo con le tecnologie emergenti.
Nel 2015 ha co-fondato SokoTech, un laboratorio di innovazione sociale digitale, che riunisce un team intersettoriale di esperti nell’ideazione e produzione di progetti sulla frontiera umanistica, scientifica e tecnologica. Post-laurea in Design Research & Management of Educational Evaluation e Ricercatrice presso l’Istituto Superiore di Istruzione e Scienze di Lisbona (ISEC). Attualmente sta conseguendo un dottorato in Informatica e interazione uomo-computer in Digital Making presso l’Universitat Oberta de Catalunya (UOC).
Lorenzo Germak
Architetto, 45 anni, founder di Paratissima nel 2005 e CEO di PRS Srl – Paratissima Produzioni & Servizi – Impresa Sociale dal 2017, società che si occupa di eventi e attività nell’ambito dell’arte contemporanea, creatività e design. Svolge la propria attività professionale anche come consulente e project manager nei settori del marketing culturale e sportivo, della valorizzazione territoriale e della gestione immobiliare finalizzata a progetti socio culturali.
Federica Patti
Federica Patti (1983) è una curatrice indipendente. La sua ricerca si concentra sui movimenti artistici sperimentali contemporanei, con un particolare interesse per la multimedialità, le pratiche liminali, gli artisti emergenti e i progetti interattivi e partecipativi. Collabora attivamente con diverse istituzioni, gallerie e festival come CUBO – Centro Unipol Bologna e Romaeuropa Festival allo sviluppo e alla realizzazione di progetti dedicati a questa ricerca curando mostre, proiezioni, talk e workshop.
Ha co-fondato ROBOT, un festival internazionale dedicato alle arti digitali e alla musica elettronica, gestendo la call4roBOt open call, i progetti speciali e la sezione AV. Nel 2016 è entrata a far parte di IKT (International Association of Curators of Contemporary Art). Dal 2013 collabora spesso con la rivista Artribune, Creativeapplication.net e Digicult.
Nel 2010 si laurea presso l’Università degli Studi di Bologna Alma Mater Studiorum con una tesi magistrale sull’interattività nell’arte contemporanea. Ha lavorato come project manager per Ælia Media di Pablo Helguera, nel 2011 ed è entrata a far parte del collettivo curatoriale LaRete Art Projects. Nel 2012 ha lavorato anche come responsabile di produzione e ha contribuito al catalogo della mostra video The Eye of the Collector presso Arte Fiera Art First a Bologna. Insieme a Julia Draganović, ha curato la mostra e la campagna di crowdfunding Funding for Isola come quarto capitolo del progetto a lungo termine Click or Clash? Strategie di collaborazione a Milano.
Valentina Tanni
Storica dell’arte, curatrice e docente; la sua ricerca è incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con particolare attenzione alle culture del web. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano e Culture Digitali alla Naba – Nuova Accademia di Belle Arti di Roma. Collabora dal 2011 con la redazione di Artribune. Ha pubblicato “Random. Navigando contro mano, alla scoperta dell’arte in rete” (Link editions, 2011) e “Memestetica. Il settembre eterno dell’arte” (Nero, 2020).
Jasmina Tesanovic
Attivista femminista e politica (Women in Black; CodePink), scrittrice (15 libri), giornalista, musicista, traduttrice e regista. Nel 1978 ha promosso la prima conferenza femminista nell’Europa orientale, “Drug-ca Zena” (Belgrado). Con Slavica Stojanovic progetta e crea la prima casa editrice femminista dei Balcani, “Feminist 94”. È autrice di “Diary of a Political Idiot”, tradotto in 12 lingue: un diario di guerra in tempo reale scritto durante il conflitto del 1999 in Kosovo. Da allora pubblica i suoi lavori su blog e altri media, sempre connessa a Internet. Una delle fondatrici di Casa Jasmina, smart home del futuro a Torino, autrice del manifesto e movimento Internet of Women Things. Scrive in tre lingue e vive tra Torino, Belgrado, Austin e Ibiza.
Giulia Tomasello
Designer impegnata nel campo del benessere femminile e nella sua innovazione, che combina biotecnologia e dispositivi indossabili interattivi. Vincitrice di Re-FREAM, Premio STARTS e WORTH Partnership, assegnata da EU Horizon 2020, per i suoi progetti Alma, Future Flora e Rethinking the Bra. Giulia propone una nuova e più profonda conoscenza del benessere femminile, sviluppando strumenti innovativi nell’intersezione tra scienze mediche e sociali. Coded Bodies è la sua piattaforma di insegnamento progettata per apprendere le basi dei morbidi indossabili e un’esplorazione dei tessuti biologici. Tomasello è attualmente docente in visita presso il Politecnico di Milano. L’ultimo premio che ha vinto è il World Omoshiroi Japanese Award, ottenuto quest’anno per il suo lavoro multidisciplinare.