THE LAMP
una storia vera di internet
Blivet, Borsos Lőrinc, Liminal State
in collaborazione con Valentina Tanni
dal 25 gennaio al 1 marzo 2025 presso LIMINAL SPACE, Roma
www.lmnl.it/the-lamp
Mitologie della rete
Le storie che raccontiamo custodiscono da sempre sogni, desideri, paure e visioni del mondo. Questo è ancora più vero quando si tratta di narrazioni elaborate collettivamente, miti che nascono senza autore e si propagano in modo spontaneo, accendendo l’immaginazione di migliaia di persone sparse in giro per il mondo. Negli ultimi tre decenni, internet è stato il luogo in cui molte mitologie contemporanee sono nate, emergendo da forum, piattaforme social e conversazioni tra gli utenti. Dalle profondità del web sono affiorate immagini, creature, simboli ed estetiche, dando vita a quel vasto corpus culturale noto come internet folklore.
The Lamp: la mostra
Prende spunto da una di queste storie, apparsa per la prima volta su Reddit nel 2012, la mostra The Lamp, ideata e realizzata da Liminal State (Saverio Villirillo e Gregorio Comandini) in collaborazione con Valentina Tanni, studiosa di internet culture e culture digitali. Il percorso espositivo, composto di installazioni ambientali multimediali, mira a trasformare la mitologia della lampada in una serie di oggetti e situazioni esplorabili anche con il corpo, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sul rapporto tra realtà, finzione, sogno e immaginazione. La speculative fiction è infatti la pratica che LIMINAL SPACE intende sperimentare scegliendo di esplorare uno spazio mentale di pura potenzialità, dove reale e immaginario si modellano reciprocamente. Il visitatore è così chiamato a calarsi nei panni dell’attore-performer che contribuisce attivamente al manifestarsi del racconto, animando e modificando gli spazi e i dispositivi interattivi creati dagli artisti.
La mostra, che comprenderà opere di Liminal State, Borsos Lőrinc e Blivet Archive, aprirà le porte a Roma il 25 gennaio 2025, presso LIMINAL SPACE, un nuovo centro culturale dedicato alle arti transmediali e alle culture digitali. Lo spazio liminale si trova nel quartiere Ostiense a via Libetta, storica via di locali notturni, università e accademie, nascosto nel retro di una via privata come una vera backroom.
Cos’è Liminal Space
LIMINAL SPACE è la casa delle arti transmediali, un ecosistema di culture digitali che promuove l’incontro tra pratiche artistiche che utilizzano il linguaggio dei nuovi media ed esplorano la tecnologia come strumento di indagine del contemporaneo. Lo spazio è gestito dall’associazione culturale SIMPOSIO, organizzatrice anche di Utopia Reale un camping utopico che si tiene una volta l’anno nell’ Ex Villaggio Eni di Borca di Cadore.
LIMINAL SPACE inaugurerà la programmazione ufficiale nel 2025 producendo mostre immersive, installazioni digitali, laboratori, performance e talk.
Il progetto nasce dallo slancio creativo di LIMINAL STATE, studio transmediale degli artisti Saverio Villirillo e Gregorio Comandini che da oltre vent’anni esplorano le relazioni tra l’uomo e la macchina producendo opere che spaziano da installazioni, mostre e pratiche sociali.