2022 / Il potere dell’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale

talks

15 maggio 2022
DAMSLab, Bologna
Ospiti
: Marco Mancuso (Digicult, IUAV Venezia e Università di Bologna), Valentina Tanni (NABA), Amerigo Mariotti (Adiacenze)
Moderatrice: Bianca Cavuti
https://intotheblackbox.com/audio-video/il-potere-dellarte-nellepoca-della-sua-riproducibilita-digitale

“Siamo entrati nell’era digitale. E l’era digitale è entrata in noi. Non siamo più gli stessi individui di un tempo. In meglio e in peggio. Non pensiamo, parliamo, leggiamo, ascoltiamo, vediamo più allo stesso modo. E non scriviamo, fotografiamo, né, addirittura, facciamo più l’amore allo stesso modo.”

Il carattere lapidario dell’ormai celebre introduzione di Fred Richtin a Dopo la fotografia è un’ottima sintesi della contemporanea pervasività tecnologica e ci dà la misura di quale sia il reale impatto che le tecnologie hanno sulle nostre vite.

Sono ormai più di trent’anni che studiosi di diversa formazione e provenienza hanno iniziato ad interrogarsi su cosa voglia dire, riprendendo il titolo di un famoso libro di Nicholas Negroponte, essere digitali. E ancora più tempo è passato da quando un personaggio fondamentale quale è stato Marshall McLuhan ha iniziato a capire l’importanza di comprendere i nuovi strumenti di comunicazione che negli anni Sessanta si andavano sviluppando come conditio sine qua non per un loro corretto utilizzo.

Ed è proprio McLuhan che, in Understanding Media, scrive che “Gli effetti della tecnologia non si verificano infatti al livello delle opinioni e dei concetti, ma alterano costantemente, e senza incontrare resistenza, le reazioni sensoriali e le forme di percezione. Soltanto l’artista (quello autentico) può essere in grado di fronteggiare impunemente la tecnologia, e questo perché la sua esperienza lo rende in qualche modo consapevole dei mutamenti che intervengono nella percezione sensoriale.”

Una delle chiavi di lettura di questi cambiamenti può essere cercata allora nell’analisi delle relazioni tra arte e nuove tecnologie. Che tipo di rapporto si è instaurato nel tempo tra produzione artistica e sviluppo tecnologico? Quali pratiche e quali estetiche sono emerse, e in che modo gli artisti le hanno utilizzate e continuano ad utilizzarle per riflettere sulla contemporaneità? Come si collocano questi ultimi nella sovrapposizione fra uso e critica del digitale, ragionando sull’impatto di queste nuove tecnologie e sulla loro capacità di determinare equilibri e squilibri sociali?

L’incontro parte da questi interrogativi per esplorare il legame tra arte e cultura digitale oggi, prendendo come punti di riferimento i lavori di quegli artisti che consapevolmente si collocano all’intersezione tra arte, scienza e tecnologia, cercando proprio tra le pieghe del dialogo transdisciplinare nuove prospettive critiche sul presente.