Il Premio Paul Thorel, ideato per riattivare gli spazi e gli strumenti di lavoro dell’artista Paul Thorel (Londra 1956 – Napoli 2020), è una delle molte iniziative ideate dalla Fondazione per ricordare il suo lavoro pionieristico nell’ambito della fotografia e dell’immagine digitale, in sintonia con lo spirito di condivisione che ha caratterizzato la sua vita. Il Premio, che sarà assegnato con cadenza annuale, consiste in una residenza di un mese nello studio napoletano di Paul Thorel per la produzione di un progetto artistico inedito a spese della Fondazione. Al termine delle residenze dei tre artisti vincitori, la Fondazione curerà una mostra dei progetti nel 2024 in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, partner del Premio, e produrrà una documentazione in forma di catalogo.
Gli artisti vincitori della prima edizione del Premio sono Clusterduck (un collettivo di cinque artisti italo-tedeschi nati negli anni ’80; vivono tra Firenze, Milano e Berlino), Jim C. Nedd (Verona, 1991; vive e lavora a Milano) e Lina Pallotta (San Salvatore Telesino, 1955; vive e lavora a Roma).
Le loro proposte sono state selezionate tra le 12 candidature presentate da un comitato di selezione formato da Caterina Avataneo (curatrice indipendente), Lorenzo Gigotti (co-founder di NERO), Elisa Medde (editor in chief di FOAM Magazine) e Valentina Tanni (curatrice e docente). La giuria che ha selezionato i tre vincitori era composta dai membri del comitato di selezione, affiancati da Luigi Fassi (direttore di Artissima), Antonio Carloni (vice direttore delle Gallerie d’Italia a Torino), e Sara Dolfi Agostini (curatrice della Fondazione Paul Thorel). La giuria era inoltre presieduta da Guido Costa (presidente della Fondazione Paul Thorel).