2004 / Peam 04

exhibitions and events

Peam 04
Pescara, maggio 2004
www.artificialia.com/peam2004

Il Peam è un meeting internazionale d’arte elettronica d’avanguardia, coordinato a Pescara (Italia centro-orientale) ed organizzato da artificialia, concepito come luogo d’incontro per artisti (musicisti, arti visive, danza, teatro, scultura ed altro) che operano nell’ambito elettronico e/o che fanno uso dell’elettronica come mezzo d’espressione e comunicazione.

Il termine “Meeting” ben ritrae lo spirito della manifestazione che nasce per aggregazione gli artisti del settore e non prevede alcun aspetto competitivo e, al contrario, prevede attività didattiche quali seminari ed interviste. Difatti, artificialia (e di conseguenza il Peam) è stata fondata con l’intento di promuovere e tutelare l’arte elettronica in Italia attraverso il confronto artistico e collaborazioni di respiro internazionale.

Quest’anno il Peam2004 si terrà l’8 Maggio e dal 19 al 23 Maggio 2004, rispettivamente a Città S.Angelo e Pescara. L’8 Maggio, a tarda sera, viene presentata un’anteprima del festival con inagurazione di una mostra multimediale ed una performance presso il Museo Laboratorio e un Djset presso Ecoteca a notte inoltrata. Successivamente, durante le giornate del meeting, 19-23 Maggio, verranno presentati i vari artisti e sarà presentato un programma con installazioni, concerti, performances, video proiezioni, website e software art e tenuti dei workshop sul tema relativo alla manifestazione.

Sezione Video:

VERTIGO: videoprecipizi – a cura di Valentina Tanni

0100101110101101.org (italia)
Il lavoro nasce dal divieto di rendere accessibile dal proprio sito il file di Lasciate che i bimbi di Luther Blissett, pubblicato nel 1996, diffuso liberamente in Rete e quindi proibito dalla magistratura nel dicembre 2001. TFTWL documenta quello che ritiene una violazione della libertà di espressione ricostruendo ironicamente la vicenda del file con un flash cartoon.
Website: www.0100101110101101.org

Bianco-Valente (italia)
Il duo partenopeo Bianco-Valente lavora sui fenomeni legati alla percezione e sui processi cerebrali che ci permettono di mantenere il ricordo delle esperienze, di percepire immagini mentali e, tramite esse, di instaurare una riproduzione in continua evoluzione della realtà esterna
Website: www.bianco-valente.com

Marotta & Russo (italia)
Il video d’animazione tridimensionale intitolato OpenStep si caratterizza, fin dal titolo, come una proposta aperta fatta al pubblico, uno spazio mentale da condividere. E se la comunicazione passa sempre attraverso un codice condiviso, la ricerca dell’essenzialità esistenziale di questo codice fonda il senso stesso della narrazione proposta.
Website: www.avatarproject.it

Christian Caliandro (italia)
Tutta la ricerca di Christian Caliandro è concentrata sul linguaggio e le sue possibili combinazioni. Sia nei video che nei quadri (pitture e stampe digitali) si serve di immagini e icone dell’immaginario televisivo, cinematografico o pubblicitario, di fotografie prese da Internet oppure scattate personalmente. Il materiale di partenza viene però trasfigurato completamente. Anche quando rimane riconoscibile.
Website: www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=9473

Mariagrazia Pontorno (italia)
Il video Alice Hair Deflector attinge dalla fonte letteraria Alice in Wonderland gli elementi che tanto hanno affascinato e inorridito i bambini e gli adulti da più di un secolo a questa parte: la personalità schizoide, scaturita dalla solitudine e dall’angoscia, il mondo freddo, insidioso e a tratti lugubre della piccola eroina, lo sdoppiamento, visualizzato e oggettivato dallo specchio.
Website: www.monitoronline.org/pontorno.html

Chiara Passa (italia)
Chiara Passa è una giovane artista italiana che sperimenta da diversi anni sulle nuove tecnologie. Le sue animazioni digitali sono caratterizzate da un costante studio sulla forma, spesso geometrica ed essenziale, unito ad una visione tridimensionale e dinamica dello spazio virtuale.
Website: www.chiarapassa.it

Mauro Ceolin (italia)
Si chiama RGB Project il sito web che l’italiano Mauro Ceolin sviluppa da circa due anni. Strutturato come un work in progress, il progetto include dipinti ad acrilico, una serie di vectorial paintings e alcune animazioni realizzate in Flash. L’immaginario di Ceolin è fatto di marchi e icone popolari, personaggi dei fumetti e star del rock. Presenta al Peam2004 un lavoro inedito, Preload Canaletto, un ironico progetto in Flash ispirato al celebre pittore settecentesco.
Website: www.rgbproject.com

Andrea Melloni (italia)
”Il cubide amellare è un animale parassita dal comportamento altamente socializzato.Ho continuamente a che fare con masse di cubi. Organismi infestanti. Avatars che proliferano moltiplicando il mio nome ed il mio corpo.” Così Andrea Melloni, giovane artista emiliano, descrive la sua ossessione per le creature cubiche. In Cubide Amellare The Movie, i suoi avatar si muovono in uno scenario di finzione dai ritmi sincopati.
Website: cubificio.exibart.com

Francesco Carone (italia)
La beffa, il doppiogioco, lo spirito sovversivo, l’ossessione per il movimento e per il viaggio, una certa estetica pop. Ecco i componenti sempre presenti nella ricerca di Francesco Carone.Nel video I fuochi di Sant’elmo Francesco è riuscito a ridurre a pochi minuti di durata del colossal Moby Dick, ma se si guarda il video l’impressione è quella di non aver perso neppure un fotogramma.
Website: www.isabellabrancolini.it/francesco_carone_works_2002.html

Emanuele Costanzo (italia)
La ricerca di Emanuele Costanzo, giovane artista marchigiano residente a Roma, si basa su rapporti e relazioni che intercorrono tra oggetti, ambienti e situazioni che riguardano il vivere quotidiano. In questo video (“je t’aime!”) vediamo due caschi da parrucchiere che dopo trent’anni e piu’ di lavoro insieme si accorgono l’uno dell’altro. Così si corteggiano, si sfiorano, entrano in contatto, dando vita ad uno strano balletto meccanico, metafora contemporanea e malinconica di ogni rapporto amoroso.

Yael Kanarek (usa)
Da Manhattan al Mondo della Meraviglia. E il varco è un semplice cancello della Sesta Strada. Comincia così la storia dell’anonimo viaggiatore, catapultato in un universo di sconfinati deserti digitali. Yael Kanarek, giovane artista israelo-americana, sviluppa questo il progetto interdisciplinare World of Awe dal 1995.
Website: www.worldofawe.net

Pinktwins (finlandia)

La ricerca dei Pinktwins (Juha e Vesa Vehvilainen) si svolge al confine tra suono e immagine: lavorano con video e musica dal 1997, alternando mostre ed eventi performativi live. Il video Box è basato su alcune fotografie di Tunguska, in Siberia, dove esiste un vasto territorio distrutto dalla caduta di un enorme meteorite nel 1908. Nel filmato il paesaggio si sgretola in un magma di pixel colorati e fruscianti, in una lenta e mutante scomposizione.
Website: www.pinktwins.com

Brody Condon (usa)
Brody Condon è un giovane artista americano. La sua sperimentazione verte sullo studio e il reverse engineering applicato ai videogiochi 3D, che vengono smontati e modificati per assumere nuovi significati e interagire con la vita reale. Il risultato finale delle sue ricerche si esprime in lavori di vario tipo: software, video, installazioni e sculture.
Website: www.tmpspace.com

Casaluce – Geiger ( italia/austria )
Artista concettuale italo-austriaca,lavora sulla contaminazione dei diversi linguaggi espressivi e nellasperimentazione di nuove formule narrative, tra il soggettivo ed il sociale. Synusi@ virus, quasi un alter ego, nasce dal mondo cyborg. Work in progress, dinamico, interattivo, attraverso immagini, performance, scrittura, altro. In questo lavoro video si insinua, durante uno zapping, in un angolo di atrofizzata quotidianità.
Website: www.casaluce-geiger.net

Ivana Spinelli
Pink17/1 e’ un video sulla visibilita’ di un universo privato, attraverso il mascheramento dei pixel elettronici. Le azioni quotidiane, come frammenti di registrazioni in webcam, avvengono davanti ad uno spettatore disturbato quanto incuriosito dalla difficolta’ del vedere; attento a cogliere i movimenti della superficie ma probabilmente incosciente della violenza del suo sguardo

Veronica della Scala (italia)
Il video PRIMA enfatizza il contrasto tra la sensualità dei colori e della materia video rispetto al soggetto, le bambole Matrioske di legno, tra il ritmo e il suono, e la meccanica effettiva dei movimenti. Le Matrioske accennano ad una danza, ad una coreografia, che deriva unicamente dal contatto e dallo scivolamento tra le loro forme.

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