2019 / Flicks

exhibitions and events

FLICKS
video gallery online
a cura di Valentina Tanni

dal 25 gennaio > www.fondazionealbertoperuzzo.it

La Fondazione Alberto Peruzzo lancia Flicks, video gallery online a cura di Valentina Tanni che trasforma il sito web della Fondazione in uno spazio espositivo temporaneo ospitando, a rotazione, lavori inediti commissionati per l’occasione ad artisti italiani e internazionali. I video, collocati in un’ampia area – la principale – dell’home page, accoglieranno il visitatore della pagina offrendo suggestioni in un luogo normalmente destinato alla veicolazione di semplici informazioni. Il sito web si trasforma così in una vera e propria architettura virtuale, incorniciando e accogliendo le sperimentazioni portate avanti dagli artisti nel settore dell’immagine in movimento.

Con ‘flicks’ – letteralmente colpi, scatti, movimenti veloci – gli anglosassoni si riferiscono in maniera colloquiale al mondo del cinema e ai film. Nel progetto curato da Valentina Tanni per la Fondazione Alberto Peruzzo Flicks diventa una serie di opere d’arte in formato video da fruire online: sequenze brevi e intense, pensate per catturare l’attenzione di uno spettatore impegnato nella navigazione quotidiana attraverso un universo informativo magmatico e ipertrofico.

Il primo video, online dal 25 gennaio, è Everyday is my birthday, commissionato all’artista giapponese Kensuke Koike.

Il video – e in generale l’opera di Koike – sono coerenti con uno dei filoni di intervento della Fondazione stessa, essendo una riscoperta e una riformulazione, in chiave digitale e contemporanea, di qualcosa di tradizionale: la fotografia stampata. Attraverso l’arte moderna e contemporanea, la Fondazione infatti riscopre palazzi storici, come nel caso della mostra Guernica. Icona di Pace, reinterpreta come con alcune statue del Museo Pushkin di Mosca e la mostra di Fabrizio Plessi The Soul of Stone, e sta restaurando una chiesa dell’anno Mille che valorizzerà con l’arte contemporanea.

KENSUKE KOIKE

Kensuke Koike, nato nel 1980 a Nagoya, in Giappone, vive e lavora a Venezia. Principalmente attraverso i mezzi del collage, del foto-collage, dell’installazione e della scultura, nella sua pratica artistica compie un’operazione di trasformazione degli oggetti e delle immagini capace di svelarne gli aspetti più inediti portando su di essi uno sguardo nuovo, facendo incontrare analogico e digitale. La sua ricerca si concentra sulle origini dell’immaginazione e sulle potenzialità della percezione umana.

Everyday is My Birthday: la fotografia nel paese delle meraviglie

Una cartolina d’epoca è il punto di partenza per un viaggio, fisico e mentale, nei meandri dell’immagine. La fotografia di una bambina intenta a soffiare sulle candeline della sua torta di compleanno viene scomposta in tante piccole strisce grazie all’utilizzo di uno strumento analogico e casalingo: una macchina per fare la pasta. Le parti ottenute vengono utilizzate per sdoppiare l’immagine. Ora abbiamo due bambine; la risoluzione è più bassa, ma il soggetto ancora comprensibile. Le foto vengono poi tagliate di nuovo e riassemblate: tutta l’informazione contenuta nell’immagine di partenza è di nuovo disponibile, ma in una configurazione totalmente diversa. La bambina si è allargata, come tirata da un elastico oppure riflessa attraverso uno specchio deformante. La manipolazione della fotografia nelle mani dell’artista diventa un processo magico, che trasferisce le dinamiche dell’immaginazione nell’artefatto fisico della cartolina. In questo lavoro c’è poi un riferimento all’atto del mangiare come momento trasformativo; come spiega Kensuke Koike, l’ispirazione viene dalle pagine di Alice nel Paese delle Meraviglie, in cui la protagonista si trova a fare i conti con trasformazioni eclatanti del proprio corpo dopo aver ingerito pasticcini e bevuto misteriose pozioni.

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