Digicult Panel: “We’re on a road to nowhere”
Università Ca’ Foscari, Aula Baratto – Venezia
31 maggio 2013, 11.30-13.00
..and we’re not little children, and we know what we want, and the future is certain, give us time to work it out
– David Byrne
CYLAND Media Art Lab (San Pietroburgo, Russia) & Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR), l’Università Ca’ Foscari di Venezia presentano un panel curato e introdotto da Marco Mancuso (Direttore Digicult), con la partecipazione di alcuni esperti e Autori del Network di Digicult come Alessio Erioli, Bertram Niessen, Domenico Quaranta, Valentina Tanni.
L’incontro vuole focalizzarsi sull’analisi di quei territori intermediali connessi all’impatto delle tecnologie digitali e dei network aperti sull’arte, il design e l’arte contemporanea.
Siamo su una strada di cui non si conosce la destinazione finale, a mala pena riusciamo a scorgerne i bordi, i confini, le regole di percorrenza. Ma in fondo non ci importa molto, stiamo velocemente adattando le nostre professionalità, i nostri interessi, i nostri campi di ricerca e di analisi per comprendere la complessità del contemporaneo.
Non siamo preoccupati, non siamo confusi. Osserviamo l’arte, la cultura, i mercati, il design nella nostra Era dell’Informazione immaginando scenari futuri nel confronto con le esperienze del passato, osservando elementi di sovrapposizione tra discipline nelle pieghe delle possibili differenze tra ambiti di ricerca, vivendo in un’età matura che conosce i limiti sociali, economici, creativi delle tecnologie ma che guarda con professionalità e curiosità al loro sviluppo e impatto sulla società.
Siamo su una strada fatta quindi di incongruenze, di cambiamenti repentini, di estremi a volte destabilizzanti. Viviamo la complessità che la caratterizza, non la studiamo solamente, la rendiamo parte delle nostre vite e del nostro lavoro. Cerchiamo di illustrarla attraverso mostre, incontri, articoli, tavole rotonde, lecture, attività didattiche. Non siamo più bambini e sappiamo cosa vogliamo, sappiamo di che materiale è fatto il nostro futuro, che tecnologia utilizza per prendere quella forma che però ancora non conosciamo. Ma se ci date il tempo lo scopriremo, la nostra curiosità è quella di tutti e riflette quella tensione di comprensione della società in cui viviamo.
Alessio Erioli, Bertram Niessen, Domenico Quaranta e Valentina Tanni ci guideranno lungo questa strada. Ci parleranno di dinamiche di diffusione delle informazioni, di reti e network per le collaborazioni artistiche e professionali, ci illustreranno come osservare la natura e il paesaggio che ci circonda per replicarne forme, progettualità e parametri, ci guideranno verso la complessità e la varietà tecnologica, di stili, di espressioni e di linguaggi che caratterizzano l’arte contemporanea ma al contempo rifletteranno sul senso di identità e medializzazione che ci caratterizza in quanto uomini e donne del XXI Secolo. Saltate a bordo, il viaggio è appena iniziato…
Marco Mancuso / Digicult
ENGLISH VERSION
“..and we’re not little children, and we know what we want, and the future is certain, give us time to work it out”
– David Byrne
CYLAND Media Art Lab (St Petersburg, Russia) & Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR), Ca’ Foscari University in Venice presents a panel curated and introduced by Marco Mancuso (Digicult Director), with the partecipation of some experts and Digicult Network authors like Alessio Erioli, Bertram Niessen, Domenico Quaranta, Valentina Tanni. The meeting will focus on the possible intermedia territories related to the impact of digital technologies and open networks on contemporary art, design and society.
We are on a road whose final destination is unknown. We can barely distinguish its edges, its borders, its rules of travel. But in the end we do not care that much. We are jauntily adapting our professionalism, our interests, our fields of research and analysis, in order to understand the complexity of contemporaneity.
We are not worried, we are not confused. We observe art, culture, markets, design in our Information Age, envisaging future scenarios and comparing them with past experiences, noting overlapping elements between disciplines, materializing in the folds of possible differences between research areas. We are living in a mature age, aware of the social, economic and creative limits of technologies, but also looking at their development and impact on society through a professional and curios perspective.
So, we are on a road of inconsistencies, of sudden changes, of at times destabilizing extremes. We live its complexity and are not only keen to analyse it, we try to make it part of our lives and work. We seek to illustrate it through exhibitions, meetings, articles, round tables, readings, educational activities. We are no longer children and we know what we want, we know out of which material our future is made and which kind of technology it will adopt in order to acquire a new shape, a shape which we still do not know. But give us the time to find this out: our curiosity is everybody’s curiosity, and reflects that aspiration to understand the society we live in.
Alessio Erioli, Bertram Niessen, Domenico Quaranta and Valentina Tanni will guide us along this road. They will tell us about the dynamics related to information dissemination, about networks and channels promoting professional and artistic collaborations. They will explain to us how to observe nature and landscapes around us, for us to replicate their shapes, approaches and parameters.
They will lead us towards technological complexity and variety of styles, expressions and languages that characterize contemporary art, while reflecting on the meaning of identity and medialisation which is part of us, men and women of the XXI Century. Jump on board, the journey has just begun …
Marco Mancuso / Digicult