Un monumento a Robocop

Tutto è cominciato il 7 febbraio scorso, quando Dave Bing, sindaco di Detroit, ha risposto via Twitter a una delle tante proposte per il futuro della città arrivate dai cittadini. Già da un po’ infatti, Bing e il suo team di comunicazione hanno iniziato ad usare il social network dell’uccellino per comunicare con la popolazione e raccogliere pareri e suggerimenti. Tra i tanti cinguettii, ne arriva uno esilarante: “Philadelphia has a statue of Rocky & Robocop would kick Rocky’s butt. He’s a GREAT ambassador for Detroit”. In pratica, si proponeva la costruzione di un monumento a Robocop, il famoso poliziotto cyborg protagonista dell’omonimo film di Paul Verhoeven (1987), ambientato proprio a Detroit.
Non si sa se Bing abbia o meno colto l’ironia del messaggio, ma di fatto ha risposto, sempre via Twitter: “non abbiamo intenzione di erigere una statua di Robocop, ma grazie per il suggerimento”.
Lo scambio di tweet ha fatto rapidamente il giro della Rete, anche grazie al solito Reddit, dove il thread di discussione è rapidamente esploso. I fan di Robocop non si sono dati per vinti, e hanno iniziato una campagna per ottenere l’agognata statua, aprendo il sito internet Detroit Needs Robocop e organizzando una raccolta di fondi pubblica su Kickstarter.com, sito che si occupa di crowd-funding di progetti creativi. Neanche a dirlo, la risposta degli utenti della rete è stata massiccia e rapidissima; l’obiettivo di raccogliere 50.000 dollari è stato raggiunto e superato in pochi giorni. Chissà se il sindaco insisterà ancora nel rifiutare la proposta…

Interessante, tra le tante motivazioni addotte dai sostenitori del monumento, quella iniziale:

“We live in a new world, and sometimes it takes funny things to show us all that.”

Che poi è la stessa cosa che dice Michael Wesch, antropologo dedito allo studio di Internet e di Youtube in particolare, quando definisce la nuova cultura di internet “a seriously playful participatory culture“.

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