Bed Intruder: anatomia di un meme

Lui si chiama Antoine Dodson ed è il protagonista di uno dei più divertenti e dilaganti memes della storia del web. Originario di Huntsville, Alabama, Antoine ha fatto la sua comparsa in Rete nel luglio 2010, in un video caricato su Youtube. Il filmato era un breve servizio tratto da un telegiornale locale che raccontava la storia di un’intrusione in casa Dodson (sua sorella Kelly si era svegliata con un estraneo nel letto, messo poi rapidamente in fuga dalle urla e dall’arrivo dei suoi familiari).
Intervistato dai giornalisti della tv locale, Antoine rilasciò una bizzarra e accorata dichiarazione in cui esortava tutti a “nascondere i propri bambini, le proprie mogli e i propri mariti” e poi si rivolgeva direttamente al “bed intruder” sbeffeggiandolo e minacciandolo.

Il video divenne virale nel giro di pochi giorni, accumulando più di 4 milioni di views, e decine di parodie, citazioni e servizi giornalistici. Ma quello che renderà Dodson un mito definitivo è una canzone, “The Bed Intruder Song”, firmata dai fratelli Gregory, in cui la voce del ragazzo viene passata attraverso l’effetto “autotune” e montata su una base hip hop (canzone che ha poi scalato le classifiche di iTunes e Billboard).
A seguire, centinaia di cover della canzone, e poi grafiche, magliette e persino un costume di carnevale

Come molti altri fenomeni virali prima, anche “The Bed Intruder” segue uno schema riconoscibile, una progressione che comprende grosso modo quattro fasi: fama accidentale, diffusione virale, generazione di infinite parodie e versioni “mutate” e infine penetrazione nel circuito culturale mainstream.
In questa pagina di Knowyourmeme, trovate un’analisi dettagliata del fenomeno, con tanto di numeri e grafici.