Mr Hanky rules

Momento d’oro per la merda nell’arte contemporanea. Dopo quella storica in scatola del maestro Manzoni e quella d’elefante di Chris Ofili, e in attesa della Cloaca Turbo di Wim Delvoye (da novembre al Pecci di Prato), arriva quella di cavallo di Sislej Xhafa. Venerdi sera, proprio all’ora di cena, diciamo in zona aperitivo, la galleria più in della capitale (Magazzino d’arte moderna) era piena di escrementi equini. Tutto il jet set fuori in cortile, allontanato dalla puzza insopportabile. Nell’altra sala c’era un Garibaldi di terracotta alto si e no un metro e mezzo, con zollette di zucchero in mano. Forse il cavallo era diabetico (o leghista) e deve essere scappato lasciando un po’ di ricordini…

update: leggendo il testo di Teresa Macrì ho scoperto che il cavallo non è scappato. Trattasi di furto…