Strati e strati di annotazioni. Su una singola foto uploadata su Flickr…
[via kottke]
Esplosioni intimiste. Le disegna Alex Lukas…
Anne de Vries, Game, 2008
Benvenuti nell’era del recap-rock…
Un Chien Andalou nella versione di Ciprian Muresan…
Ad un mese esatto dal mio ultimo post, riemergo dal caos primordiale innescato nella mia vita dal cambio di lavoro-città-casa. Non posso dire di aver trovato un assetto, ma intravedo la luce.
Ho navigato poco negli ultimi mesi, ma ho letto molto, soprattutto libri che erano nella lista delle priorità da anni/decenni. Uno di questi è “La vita agra” di Luciano Bianciardi. Oltre al consiglio bibliografico vi lascio anche il link ad un bellissimo filmato disponibile su Youtube (ma esiste anche una versione cinematografica del romanzo, diretta da Carlo Lizzani nel 1964). Si tratta di una trasmissione tv andata in onda sulla Rai nel 1962 in cui Bianciardi veste i panni del protagonista del libro (che è ampiamente autobiografico). La Milano dei primi anni Sessanta, il mito del miracolo economico che mostra precocemente i suoi risvolti disumani, il ritratto ironico e impietoso di certa industria editoriale…
“E’ la storia di una solenne incazzatura, scritta in prima persona singolare”.
(Luciano Bianciardi)
David Lynch ha le idee piuttosto chiare sulla faccenda del cinema visto sul (fottuto) telefonino…
“Sweeney Todd” is a fable about a world from which the possibility of justice has vanished, replaced on one hand by vain and arbitrary power, on the other by a righteous fury that quickly spirals into madness. There may be a suggestion of hopefulness near the end, but you don’t see hope on the screen. What you see is as dark as the grave. What you hear — some of the finest stage music of the past 40 years — is equally infernal, except that you might just as well call it heavenly.”
[A. O. Scott sul NYTimes]
Ho sempre avuto un certo debole per i rituali. Sarà che ho un animo nostalgico. Allora, come ogni anno, ecco il post natalizio con colonna sonora ufficiale. E che la febbre del Natale vi contagi con moderazione…
[img via netamichelin / music via wfmu]
Quesito del sabato notte: perchè non ho mai postato niente di David Shrigley? Come tante altre -piccole e grandi- cose in questo periodo, anche questa non me la spiego…
Chris Collins ha messo online un tributo a Nam June Paik. E’ una rivisitazione in chiave web di Magnet TV (1965). Il video è lo screensaver di default del Mac…
[via vvork]
Ha ragione WFMU. Vogliamo una raccolta stile “The work of director” di Russel Mulcahy. I suoi video SONO gli anni Ottanta. Per chi l’ha visti e per chi non c’era…
qualche esempio?
Some Choices Are Just Out of Reach
La t-shirt dell’anno. su Threadless.com…
Tutti sappiamo a quali livelli di tristezza e malinconia esistenziale può portare una brutta presentazione in Power Point. Ma imparare a costruire presentazioni utili, divertenti e persino creative si può. Qualche anno fa David Byrne (sic) proponeva Learning to Love Power Point, un tentativo di rendere le slide arte. Qualche sacrosanto consiglio pratico invece viene da questa presentazione…
Assurde, estatiche, luminose, intime. Sono le fotografie di Madi Ju e Patrick Tsai…
Si chiama Nest One, ed è un’installazione luminosa di Simon Husslein visibile a Burgundy, Francia. Qui, intanto, si continua a svolazzare senza sosta da una tana all’altra…
Le fotografie di Camilla Micheli. Stasera inaugura a Milano una sua mostra sul fenomeno del Cosplay in salsa italiana. Se vi interessa le info sono qui…
Il norvegese Mat Gullikstad ha costruito un modellino molto dettagliato del mitico deposito di Zio Paperone…
[via neatorama]