(2007) Questo post è una storia di coincidenze e connessioni circolari. Il sito di Davis&Davis me lo ha segnalato via email Arianna (grazie!). Tra le foto della serie Childish Things trovo questi pupazzetti piangenti (foto a sinistra). (1980 circa) Io quei pupazzetti piangenti ce li avevo quando ero piccola, ed erano i miei preferiti. (1997) Quando ho comprato il primo computer li ho fotografati e scansionati. Quella di destra è la foto del mio personale pupazzetto piagnone. Non è finita. Davis e Davis si autopresentano con un’intervista su Coagula (Most Art Sucks), la mia rivista culto dal 2003. Back to the future.
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Lascivia di inizio d’anno
La svolta porno di John Currin…
La recensione di Jerry Saltz, è, come sempre, superlativa:
“His art was double-edged, freakish, annoying, and endearing—the painterly equivalent of the “feel-bad” comedy of Larry David…”
Contenitori
La girandola del consumo nell’immaginario pop di Antonio De Pascale. Si fa presto a dire packaging…
Bad Art for Bad People
Alla Tate Gallery di Liverpool sono di scena i fratelli Chapman…
“I have never met anyone who was shocked by our work, or even talked to anyone who had met anyone who was shocked by it. The so-called outrage was just another media melodrama, a created outrage.”
(Jake Chapman, intervista al Guardian)
Four letter words
Iridescenze
Follie arcobaleno nei disegni a mano (e ruota) libera di Matt Furie.
Qui una spassosa intervista.
[via fecal face]
Mantis City
E’ in corso a Shangai l’ultima mostra del poliedrico artista svedese Tobias Bernstrup. I suoi lavori sono un disturbante mix di estetiche: i videogiochi e il transgender, il gotico e il pop, la fantascienza e il retrofuturo, i fumetti e il cinema. Ad inaugurare la mostra una performance con mantide e cosplayers…
Ricordini
Michael Hughes firma un progetto fotografico su quell’oggetto inutile, bizzarro, ridicolo e irresistibile chiamato souvenir…
[via blogyourmind]
Art Army
Michael Leavitt ha costruito un esercito di action-figures dedicate a personaggi (vivi e morti) del mondo dell’arte, della musica e dello spettacolo. Sono tutti pezzi fatti a mano e c’è anche la versione statuina da torta…
“Living artists are just as good as dead ones. Starving artists are skinny and cranky. Hungry artists get paid. People don’t just need food to survive. We’re tired of eating what we’re fed. There are warriors that bleed for no metal, and a battle that’s actually worth fighting for at home, inside us all. The Art Army® fights for passion, at war for the rest of us.”
[via eyebeam]
Punti di vista
Canzone della domenica
I’ve been working on a piece that speak of sex and desperation
I’ve been screwing on the tracks of abandoned track stations
One, two, three, four
Art Star
I got a deal in Tokyo
I got a rep in France
I got a agent in Rome
Shit i got a gallery in New York!
Its a mad house this modern life
Its a mad house my faithless bride
Art Star
(Art Star, Yeah Yeah Yeahs, 2001 – mp3)
Sovrappensiero
House Attack
Una casa è caduta dal cielo dritta sul tetto del Mumok, il Museo d’Arte Moderna di Vienna. Il colpevole è Erwin Wurm. Qui un set di foto scattate durante l’allestimento…
Siamo tutte un po’ Biancaneve
Rimaniamo in tema di favole disneyane. L’artista francese Catherine Baÿ porta avanti da diversi anni un progetto performativo incentrato sul personaggio di Biancaneve. Blanche Neige moltiplica le Biancanevi in giro per il modo, e le fa muovere in contesti quotidiani. Dalla cucina, al salotto, al tapis roulant…
[via eyebeam]
Disneysorveglianza
L’artista spagnolo Mateo Matè ha piazzato le telecamere di sorveglianza nel castello di Biancaneve. Da non perdere anche le tele “modificate”…
[via myfuckmuseum]
The Monster in My Closet
Non si sa granchè di CW Wells (aka Snailbooty). Ma il suo lavoro, documentato in uno foltissimo set su Flickr, è straordinariamente ricco. Figurine, diorami, teatrini e dipinti. Inquietanti ma anche sfacciatamente pop. Da spulciare da cima a fondo…
[via fecal face]
Alchemist of the Surreal
Il genio assoluto di Jan Švankmajer. Nume tutelare di ogni buon visionario che si rispetti…
The Surrealist Conspirator
I suoi lavori su YouTube
Su Wikipedia
Su Wikipedia, in italiano
Jan Švankmajer – Materia per l’assurdo, in italiano
Ghiaccio colorato
L’universo magico, inquieto, fluorescente, di Maja Vukoje. Una pittura dall’anima nordica. Qui ci sono le nuove, emozionanti tele esposte a Milano alla Galleria Cannaviello…
Benjamin Baumgarten
Machines are dreaming
Tornata ieri da Struttura, manifestazione dedicata all’arte e alla cultura digitale in quel di San Vincenzo (Livorno) , dove ho partecipato ad un talk sui progetti artistici Google-based. Qui il consueto set di foto. Tra le varie cose, una bellissima presentazione di Bianco-Valente. Colgo l’occasione per segnalarvi il loro lavoro. Una lucida, profonda e fascinosa ricerca sul rapporto tra corpo e mente, natura e tecnologia, neuroni e microchip, strutture cellulari e dinamiche corticali…
This is not a Time for Dreaming
Pierre Huyghe in una strabiliante personale alla Tate Modern di Londra. Tra le opere presentate il bellissimo film This is not a Time for Dreaming, musical recitato da marionette in cui l’artista racconta la storia di Le Corbusier (e la sua) alle prese con alcune commissioni dell’Università di Harvard…
Gadget culture
Reduce dalla Biennale di Architettura (qui il photo-set della trasferta), vi segnalo l’incontenibile vitalità del padiglione ungherese. Il progetto Re:orient / Migrating Architectures è una riflessione sulla crescente influenza della cultura cinese. Le installazioni sono fatte di pinguini, gattini miagolanti, macchinine giocattolo e componenti low-tech (e low cost) di vario genere. La cultura del gadget che si fa progetto architettonico…
Bling Bling Basket
Lo scintillante, decadente, settecentesco canestro di David Hammons. Ovvero come riunire mille discorsi sulla condizione nera in una sola immagine…
questo è un post a blog unificati: valentinatanni + andreaxmas
Revisionismo
Marina Bychkova costruisce bambole di porcellana dall’aspetto ambiguo e disturbante. Con i volti sognanti e le membra snodabili. Uno dei suoi lavori più noti si ispira alla favola di Biancaneve. Avanzando un dubbio: e se il principe azzurro fosse un necrofilo?