Fears

Fears è un’incantevole serie di disegni di Nedko Solakov. Li ho visti un paio di mesi fa a documenta, ma non mi ero accorta del fatto che fossero tutti on line, con tanto di scritte leggibili. Nella foto, il mio preferito:

“Two people are dancing. They feel especially happy because they left all their daily fears aside in order to feel more free and relaxed. They will collect the fears back later.”

Pixel Cathedral

La finestra disegnata da Gerhard Richter per il duomo di Colonia è finalmente completa…

qui un’immagine ad alta risoluzione

Contemporary German artist Gerhard Richter designed the 65-foot-tall work to replace the original, destroyed by bombs in World War II. As a starting point, he used his own 1974 painting, “4096 Colors.” To create that piece—a 64-by-64 grid of squares—Richter devised a mathematical formula to systematically mix permutations of the three primary colors and gray. Funny coincidence: 4,096 is also the number of “Web-smart” colors that display consistently on older computer screens, a limitation some Web designers still take into account. (Today’s monitors, of course, can handle pretty much any hue.) The Cologne window is made of 11,500 four-inch ” pixels” cut from original antique glass in a total of 72 colors. Why not 4,096? Turns out there are stained glass-smart colors, too. Some hues in Richter’s initial design were either historically inaccurate or too pale—they would have outshone the squares around them. So the artist modified his palette to include only colors with a suitably archaic cast.

[via greg.org]

Round the Bend

Mentre l’estate scorreva pigra è successo anche questo. Abbiamo perso Jeremy Blake, uno dei pochi videoartisti di talento del nostro tempo. Mi era capitato di intervistarlo all’inizio di quest’anno, e al contrario di quello che mi succede in genere in questi casi, parlare con lui non mi aveva deluso. Le sue cose migliori non sono visibili in rete, ma oggi ho trovato questo, un videoclip girato per la tristissima Round The Bend (2002), di Beck

We don’t have to worry
Life goes where it does
Faster than a bullet
From an empty gun

Crisalidi e processi

Riemergo dopo qualche settimana di vita (quasi) lontana dallo schermo. Come da tradizione ormai, inauguro la nuova stagione con un’immagine che interpreta un po’ il mio stato d’animo. Stavolta non potevo trovare niente di più azzeccato delle anatomie affascinanti, umide e aliene di Janaina Tschäpe. Perchè mi sento un po’ crisalide. O se preferite le metafore informatiche, un processo in standby…

Silver future

Certo, mi ci sono volute quasi due ore di coda per entrare nel padiglione tedesco, ma il lavoro di Isa Genzken era senz’altro da vedere. Bizzarro, kitsch, plasticoso e riciclato. Inquietante e scombinato.
Il futuro che avevamo immaginato argentato e scintillante ora sembra avvolto nel domopak. Confezionato, a lunga conservazione e nonostante tutto, scaduto…

Back from Venice

Tornata dal girone infernale biennalesco. Piedi gonfi, testa piena di immagini, tartine e pezzi di pizza ancora da digerire. In generale, una biennale molto cupa, piena di armi, teschi, morti, feriti e guerre. Un gigantesco memento mori. Al via una sfilza di post sulle cose che mi sono piaciute. Parto con il numero uno: Dread, il video di Joshua Mosley (mostra di Storr ai Giardini)…

“During a nature walk, Pascal meets J.J. Rousseau in the forest. In their encounter they are not able to resolve their perspectives on the nature of things. They continue into darker territories where they meet a difficult reality that sets them apart…”

L’uomo nero

Storie di ordinaria quotidianità dell’uomo qualunque. In situazioni standard, in un posto qualsiasi, in un giorno non meglio precisato. Il portfolio (personal work) di Jean-Yves Lemoigne

p.s. sono in partenza per la Biennale. foto e resoconto al ritorno. e forse qualche post dalla laguna…

Who killed Bambi?

A dangerous criminal gang is riding the net. They act in the dark, exploring the most sinister places, in search for the bloody heart of talent and creativity. Their favourite victims are banality, conformism, lack of humor and good will at any cost. Killing Bambi is a good metaphor for their mission. They are unarmed, actually, but they can still hurt. So be careful…

The Bambi Killers proudly presents:

www.whokilledbambi.co.uk

special thanks: walt disney, sex pistols and all the fucking great bambi killers’ fans out there

a unified post by: andreaxmas + maricazottino + valentinatanni (aka The Bambi Killers…)