META Assassins

META Assassins, a tournament-based assassination game, makes use of a downloadable plugin to detect browser activity and, in turn, triggers shootouts when your assigned ‘target’ lands on the same page. This concept game also features real jobs, like Streetview Surveillance and Dead Drops, where real drops are placed in your city for a fellow player to retrieve in exchange for game cash.”

(via Lost At E Minor: For creative people)

Guastafunerali

La notizia non è recente, ma il video è eccezionale e va segnalato. La storia è questa: una giocatrice di World of Warcraft, popolarissimo gioco multiplayer on line, muore nella vita reale. I suoi compagni di gioco decidono di celebrare un funerale nel mondo virtuale. Ma mentre la processione di personaggi fantasy sfila mestamente sulle rive di un lago, una banda di simpatici figli di puttana decide di guastare la festa, facendo una carneficina. Come se non bastasse, filma il massacro e lo mette online…

[via guerrilla innovation]

The Joy of Painting

Questa è una buffa notizia. Pare che la Nintendo stia lavorando ad un videogame per DS, Revolution e PC ispirato alla figura di Bob Ross. Ross è un pittore americano, scomparso nel 1995, molto noto negli States per aver condotto un programma tv intitolato The Joy of Painting, in cui si metteva in mostra la sua abilità con colori e pennelli. Dipingere sarà parte integrante del meccanismo di gioco. Qui c’è un insuperabile video di Ross al lavoro (memorabile la sigla iniziale del programma)…

Graffiti promozionali


Girando per New York (a NoLita per la precisione) qualche giorno fa, non ho potuto fare a meno di notare questo graffito. Proprio dietro l’angolo c’era un enorme billboard/megaschermo a forma di PSP. Ho naturalmente immaginato che ci fosse una connessione tra le due cose, ma non di questo tipo. Scopro ora che si tratta di un tassello della campagna pubblicitaria della Sony, che paga regolarmente gli spazi occupati con lo spray (muri, serrande etc). Qui un post su journalisms e qui un articolo del Philadelphia Inquirer.
Pare anche che l’esperimento di marketing virale non stia andando così bene

La foresta infinita


Auriea Harvey e Michael Samyn hanno fondato uno studio di game design che si chiama Tale of Tales. I loro videogiochi però sono senza obiettivi da raggiungere, senza punteggio e senza livelli. Sono delle esperienze immersive e conteplative. Scrivono:

“We claim the game space as an area where art can be made. Not the hip and oh so conveniently ironic art that we find in elitist galleries or museums. But a much more traditional and modest art. An art that is not afraid of making a statement. Or of pleasing the audience.”

L’ultima creatura di questo progetto è The Endless Forest. Scaricatelo e provate la sensazione di essere un cervo che vaga, senza meta, in una foresta misteriosa e sconfinata. L’altro aspetto interessante è che il gioco è confezionato sotto forma di screensaver.

Per approfondire il pensiero di Auria e Michael qui c’è un’intervista in italiano.

[via rhizome]