Ha ragione WFMU. Vogliamo una raccolta stile “The work of director” di Russel Mulcahy. I suoi video SONO gli anni Ottanta. Per chi l’ha visti e per chi non c’era…
qualche esempio?
Ha ragione WFMU. Vogliamo una raccolta stile “The work of director” di Russel Mulcahy. I suoi video SONO gli anni Ottanta. Per chi l’ha visti e per chi non c’era…
qualche esempio?
Pazza, surreale, scorribanda amorosa. E’ Peacebone, primo singolo del nuovo album degli Animal Collective…
And an obsession with the past is like a kid flying
Just a few things are related to the old times
When we did believe in magic and we didn’t die
It’s not my words that you should follow, it’s your insight…
sul sito del regista, Timothy Saccenti, e su Youtube
[via no fat clips!!!]
Mentre l’estate scorreva pigra è successo anche questo. Abbiamo perso Jeremy Blake, uno dei pochi videoartisti di talento del nostro tempo. Mi era capitato di intervistarlo all’inizio di quest’anno, e al contrario di quello che mi succede in genere in questi casi, parlare con lui non mi aveva deluso. Le sue cose migliori non sono visibili in rete, ma oggi ho trovato questo, un videoclip girato per la tristissima Round The Bend (2002), di Beck…
We don’t have to worry
Life goes where it does
Faster than a bullet
From an empty gun
Weird Al Yankovic è sempre una certezza. Gustatevi questa cover di “I want it that way” dei Backstreet Boys con testo e clip dedicati agli acquisti su eBay…
[via neatorama]
Ormai lo sapete, sono surrealista nell’anima. Allora ecco a voi gli Encyclopedia Pictura, un collettivo di registi che di visioni ne sa qualcosa…
[via the presurfer]
Tornata. Sana e salva. E grazie a Dio anche con le pile super-cariche. Mediaterrae è stato incredibile, un concentrato di energia, creatività, passione e vero scambio. Mi mancano già tutti. E mi mancano la tarantella, il caciocavallo, il preziosissimo divano di Sara, le risate, e persino la musica sparata a tutto volume la mattina per svegliarci. Ok, bando alla malinconia, lascio un po’ di link con foto e video. Si pensava di mettere su al più presto un blog per condividere i materiali e seguire il work in progress del DVD fino alla sua uscita. Vi tengo aggiornati…
(For non-speaking italian people: I’m back, I miss you all. Thanks a lot for the amazing week. Here are some photos and videos…)
Le mie foto
Le foto di Leandro
Le foto di Paolo
Burnt Friedman & Jaki Liebezeit – Anders Weberg & Robert Willim (video)
Deadbeat – Jeffers Egan (video)
Mediaterrae Night – Tarantella (video)
Rechenzentrum and Deadbeat/Jeffers Egan (video)
Burnt Friedman/Jaki Liebezeit /Anders Weberg/Robert Willim (video)
Periodo frenetico-isterico. Entusiasmi e adrenaline, alti e bassi, decisioni da prendere. Per dirla alla Carotone “vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto“. In attesa di ristabilire il consueto equilibrio instabile vi segnalo la mia ultima fatica. Il progetto si chiama Mediaterrae e ne sono molto orgogliosa. Tutte le info qua.
Se riuscirò a connettermi dai monti irpini posterò foto e resconti dell’avventura digital-carnevalesca. Stelle filanti colorate a tutti voi…
Questo è il christian rock che sognavamo. Ma che non ci azzardavamo nemmeno ad immaginare. Un po’ di atmosfera natalizia in anticipo ce la regalano i Sin Destroyers, la “rock band più cristiana del mondo”. Il videoclip di Gifts to the world racconta come Gesù Cristo si sia sacrificato affinchè ognuno di noi possa ricevere i balocchi di natale…
[via no fat clips!!!]
Thanks for the wild turkey and
the passenger pigeons, destined
to be shit out through wholesome
American guts.
Thanks for a continent to despoil
and poison.
Thanks for Indians to provide a
modicum of challenge and
danger.
Thanks for vast herds of bison to
kill and skin leaving the
carcasses to rot.
Thanks for bounties on wolves
and coyotes.
Thanks for the American dream,
To vulgarize and to falsify until
the bare lies shine through.
Thanks for the KKK.
For nigger-killin’ lawmen,
feelin’ their notches.
For decent church-goin’ women,
with their mean, pinched, bitter,
evil faces.
Thanks for “Kill a Queer for
Christ” stickers.
Thanks for laboratory AIDS.
Thanks for Prohibition and the
war against drugs.
Thanks for a country where
nobody’s allowed to mind the
own business.
Thanks for a nation of finks.
Yes, thanks for all the
memories– all right let’s see
your arms!
You always were a headache and
you always were a bore.
Thanks for the last and greatest
betrayal of the last and greatest
of human dreams.
“In a nameless city deluged by a continuous rain… three rabbits live with a fearful mystery”.
Rabbits, di David Lynch. Per chi è stufo delle solite sitcom…
Il primo episodio è su YouTube
[via bunnylicious]
Parlare di Web 2.0 (soprattutto a sproposito) è un must di questi tempi. Io lo vorrei così…
[via enlargemypenis]
Dopo il famosissimo video delle palline che rimbalzano (250.000 sfere di gomma colorate in caduta libera per le strade di San Francisco), il nuovo spot per Sony Bravia, diretto da Jonathan Glazer, colpisce ancora nel segno. Stavolta il colore -tema dell’intera campagna- esplode letteralmente…
Il genio assoluto di Jan Švankmajer. Nume tutelare di ogni buon visionario che si rispetti…
The Surrealist Conspirator
I suoi lavori su YouTube
Su Wikipedia
Su Wikipedia, in italiano
Jan Švankmajer – Materia per l’assurdo, in italiano
Tornata ieri da Struttura, manifestazione dedicata all’arte e alla cultura digitale in quel di San Vincenzo (Livorno) , dove ho partecipato ad un talk sui progetti artistici Google-based. Qui il consueto set di foto. Tra le varie cose, una bellissima presentazione di Bianco-Valente. Colgo l’occasione per segnalarvi il loro lavoro. Una lucida, profonda e fascinosa ricerca sul rapporto tra corpo e mente, natura e tecnologia, neuroni e microchip, strutture cellulari e dinamiche corticali…
Un video di Michel Gondry e Lauri Faggioni per Devendra Banhart. Un nastro rosso sangue che scorre e non finisce mai. E non si smarrisce mai…
I’d like to sing to you, if you’d like me too
I’d like to sing to you, if you’d like me too
I’d like to sing, sing, sing, sing, sing to you
I’d like to dance with you, if you’d like me too
I’d like to dance with you, if you’d like me too
I’d like to dance, dance, dance, dance, dance with you
I’d like to sleep with you, if you’d like me too
I’d like to sleep with you, if you’d like me too
I’d like to sleep, sleep, sleep, sleep, sleep with you
Ribbons around the fumes, we’ll be sleeping soon
Ribbons around the fumes, we’ll be sleeping soon
Questo mi sembra lo spirito giusto per cominciare con entusiasmo e rinnovato sprint il faticosissimo autunno che mi aspetta…
you’re a million ways to be cruel
(one zero zero zero zero zero zero cruel)
you’re a million ways to be cruel
(one zero zero zero zero zero zero cruel)
you’re a million ways to be cruel
[via roba]
Mi prendo un po’ di vacanza. Poco probabile l’apparizione di nuovi post nelle prossime due/tre settimane. Prima però vado qualche giorno ad Interferenze, festival di arte e musica digitale a San Martino Valle Caudina (3-5 agosto). Mi sono occupata della selezione dei video di cui potete trovare una lista qui. La manifestazione si preannuncia molto interessante, soprattutto nella sua fusione di digitale e campagnolo…
*update: qui trovate le foto scattate al festival
Il nuovo videoclip del sempre più visionario Chris Cunningham. La canzone è di un gruppo punkeggiante londinese dal significativo nome: The Horrors. Quindi niente elettronica stavolta. Ma pare che Cunnigham abbia dichiarato in proposito: “I’d find it hard to make a video for a track which sounded completely retro. It would just make me think of old things. To me, ‘Sheena is a Parasite’ sounds very special and futuristic.”
Leggendo tra le pagine di Director’s File dedicate al regista, ho scoperto che ci sono due progetti naufragati, che riguardano entrambi possibili riadattamenti cinematografici di capolavori della letteratura cyberpunk: Neuromancer di William Gibson e A Scanner Darkly di Philip K. Dick (quest’ultimo doveva avere addirittura la sceneggiatura di Charlie Kaufman). A Scanner Darkly è comunque diventato un film, diretto da Richard Linklater, per Neuromancer l’attesa continua…
Theo Jansen, l’autore delle incredibili sculture cinetiche del progetto Strandbeest (ne avevo parlato qui e qui), è protagonista di un nuovo spot per BMW. Naturalmente il pretesto sta nell’incontro tra arte e ingegneria, unito ad un discorso creativo sulla mobilità. Il claim è: “The walls between art and engineering exist only in our minds”…
[via guerrilla innovation]
Tutta la storia dell’arte contemporanea in sette minuti. Da Van Gogh a Philip Guston. Passando per Munch, Picasso e Bacon. Un corto (vincitore di un Oscar nel 1993) realizzato da Joan Gratz con la tecnica della clay-painting, plasmando argilla a base di colori ad olio. Niente morphing, insomma…
[via no fat clips!!!]
Cosa succede mescolando 200 litri di Diet Coke con oltre 500 caramelle Mentos? La reazione chimica può essere sorprendente. Guardate il video della performance. Sono giochi d’acqua, pardon, di soda, davvero spettacolari…