Jonathan Monk, una decina di anni fa, andava a prendere gente famosa all’aeroporto…
[via roba]
Jonathan Monk, una decina di anni fa, andava a prendere gente famosa all’aeroporto…
[via roba]
La storia dell’arte degli ultimi cinquant’anni vista da Youtube. Un progetto di Hanne Mugaas e Cory Arcangel. Spicca il solito Warhol, che elogia Jasper Johns per le sue doti culinarie…
Sol LeWitt (1928 – 2007)
The artist may not necessarily understand his own art. His perception is neither better nor worse than that of others.
Banal ideas cannot be rescued by beautiful execution.
It is difficult to bungle a good idea.
When an artist learns his craft too well he makes slick art.
la versione integrale qui
Non so voi, ma a volte mentre lavoro al computer mi viene un insano desiderio di incorporeità. Vorrei, come dire, sospendere il mio rapporto con la fisicità per poter lavorare senza la distrazione del mal di schiena, dei formicolii e delle varie scomodità da postura sbagliata. Nathaniel Katz riflette sulla questione e propone un’alternativa. E se ci infilassimo, anche fisicamente, dentro al computer?
p.s. la causa della mia assenza è un ennesimo trasloco. ma se tutto va bene la casa stavolta dovrebbe essere quella definitiva…
[via vvork]
La scorsa settimana sono stata a Fuerteventura per seguire l’inaugurazione del progetto
Deambulatorios de una jornada, en el principio y el proyecto Tindaya, prodotto dal
Centro de Arte Juan Ismael e curato dal mitico Nilo Casares. Oltre alla mostra presso il centro, che documenta alcuni lavori storici di Land Art e il progetto di Eduardo Chillida per la montagna Tindaya, Deambulatorios comprende un gruppo di spettacolari installazioni sparse per tutta l’isola, visibili, appunto, in una giornata di viaggio.
Qui c’è il set di foto che ho fatto. Prestissimo una recensione su Exibart.
Ormai lo sapete, sono surrealista nell’anima. Allora ecco a voi gli Encyclopedia Pictura, un collettivo di registi che di visioni ne sa qualcosa…
[via the presurfer]
Si chiama Harma Heikens, e dà forma scultorea all’inquietudine.
I suoi lavori sono qui e qui.
[via andreaxmas]
Qualcuno l’ha definita “the most annoying thing in computer history“. Altri (pochi a dire la verità), un po’ la rimpiangono. Ma chi potrà mai dimenticarla? Clippy (la molesta paperclip-assistente di Word) non c’è più. E c’è chi gli rende omaggio…
Clippy Gets Clipped (youtube)
I’m not writing a fucking letter! (youtube)
Attack of the Clippy (youtube)
Tornata. Sana e salva. E grazie a Dio anche con le pile super-cariche. Mediaterrae è stato incredibile, un concentrato di energia, creatività, passione e vero scambio. Mi mancano già tutti. E mi mancano la tarantella, il caciocavallo, il preziosissimo divano di Sara, le risate, e persino la musica sparata a tutto volume la mattina per svegliarci. Ok, bando alla malinconia, lascio un po’ di link con foto e video. Si pensava di mettere su al più presto un blog per condividere i materiali e seguire il work in progress del DVD fino alla sua uscita. Vi tengo aggiornati…
(For non-speaking italian people: I’m back, I miss you all. Thanks a lot for the amazing week. Here are some photos and videos…)
Le mie foto
Le foto di Leandro
Le foto di Paolo
Burnt Friedman & Jaki Liebezeit – Anders Weberg & Robert Willim (video)
Deadbeat – Jeffers Egan (video)
Mediaterrae Night – Tarantella (video)
Rechenzentrum and Deadbeat/Jeffers Egan (video)
Burnt Friedman/Jaki Liebezeit /Anders Weberg/Robert Willim (video)
Periodo frenetico-isterico. Entusiasmi e adrenaline, alti e bassi, decisioni da prendere. Per dirla alla Carotone “vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto“. In attesa di ristabilire il consueto equilibrio instabile vi segnalo la mia ultima fatica. Il progetto si chiama Mediaterrae e ne sono molto orgogliosa. Tutte le info qua.
Se riuscirò a connettermi dai monti irpini posterò foto e resconti dell’avventura digital-carnevalesca. Stelle filanti colorate a tutti voi…
La natura secondo Moki. Munitevi di caschetto da esploratore e gettatevi nella selva…
[via fecal face]
Si chiama Pdf Mag, e riunisce tutte le pubblicazioni disponibili online in formato pdf. Una risorsa da tenere d’occhio…
21st Century Bunny is, like most bunnies, always alert…
Vigilant.
At all times.
Predators are everywhere.
Waiting for that one little moment he lets his guard down.
Stressed out, sleep-deprived, paranoid, unstable…
Tired of living in fear, 21st Century Bunny has armed himself.
All he ever wanted was to protect his way of life.
But, sadly, he’s become a danger to others.
Justin Novak
[via bunnylicious]
(2007) Questo post è una storia di coincidenze e connessioni circolari. Il sito di Davis&Davis me lo ha segnalato via email Arianna (grazie!). Tra le foto della serie Childish Things trovo questi pupazzetti piangenti (foto a sinistra). (1980 circa) Io quei pupazzetti piangenti ce li avevo quando ero piccola, ed erano i miei preferiti. (1997) Quando ho comprato il primo computer li ho fotografati e scansionati. Quella di destra è la foto del mio personale pupazzetto piagnone. Non è finita. Davis e Davis si autopresentano con un’intervista su Coagula (Most Art Sucks), la mia rivista culto dal 2003. Back to the future.
La svolta porno di John Currin…
La recensione di Jerry Saltz, è, come sempre, superlativa:
“His art was double-edged, freakish, annoying, and endearing—the painterly equivalent of the “feel-bad” comedy of Larry David…”
Voglia di campanellini, biscotti allo zenzero e baci sotto il vischio? Intanto godetevi l’album definitivo per le vacanze di Natale. Auguri a tutti. E che possiate ricevere il regalo giusto (uno di quelli impossibili da impacchettare…)
[via the groove grotto!]
La girandola del consumo nell’immaginario pop di Antonio De Pascale. Si fa presto a dire packaging…
Alla Tate Gallery di Liverpool sono di scena i fratelli Chapman…
“I have never met anyone who was shocked by our work, or even talked to anyone who had met anyone who was shocked by it. The so-called outrage was just another media melodrama, a created outrage.”
(Jake Chapman, intervista al Guardian)