Complicated beauty

Al Fotomuseum di Winterthur (Zurigo), è in corso una retrospettiva dedicata a Gregory Crewdson. Sempre magico, inquietante, lucidissimo. Le sue immagini sono still da film mai girati…

“The thing that is important to me is that I want a sense of complicated beauty: not a beauty that is purely seductive or elegant. My pictures reside in the collision between my irrational need to make a perfect world, and the impossibility of doing so. I want them to be psychologically fraught with certain anxieties or fears or desires.”

L’inconscio ottico

La realtà spesso esplode negli scatti di Martin Klimas. E la fotografia, ancora una volta, ci mostra ciò che ad occhio nudo non riusciamo a cogliere. Walter Benjamin lo chiamava inconscio ottico:

“La natura che parla alla macchina fotografica è una natura diversa da quella che parla all’occhio; diversa specialmente per questo, che al posto di uno spazio elaborato consapevolmente dall’uomo, c’è uno spazio elaborato inconsciamente. Se è del tutto usuale che un uomo si renda conto, per esempio, dell’andatura della gente, sia pure all’ingrosso, egli di certo non sa nulla del loro contegno nel frammento di secondo in cui si allunga il passo. La fotografia, coi suoi mezzi ausiliari: con il rallentatore, con gli ingrandimenti glielo mostra. Soltanto attraverso la fotografia egli scopre questo inconscio ottico, come, attraverso la psicanalisi, l’inconscio istintivo.”

(W. Benjamin, Piccola storia della fotografia, 1931)

[via roba]

Gossip Art

The Gallery of absurd è un blog gestito da un’artista che si fa chiamare 14 (fourteen). Ogni settimana viene postata un’opera d’arte (dipinti, disegni, fotografie, collage), sempre rigorosamente gossip-based. Gli accostamenti sono degni di nota: Angelina Jolie e Salvador Dalì, Nicole Richie ed Egon Schiele, Britney Spears e Roy Lichtenstein…

Carthedral

Rebecca Caldwell ha trasformato una Cadillac del 1971 in una cattedrale gotica viaggiante. Con tanto di guglie, finestre di vetro piombato e gargoyles…

Le hanno chiesto dei rapporti con la polizia stradale:

“They have to realize that I would be stupid to try and get away with anything illegal in that car…I mean, come on. I can just hear it over the police radio: “…the suspects are heading west bound goin about 60 mph….a little faster on the downhill…be on the lookout for a……black …1971 gothic cathedral…I repeat….1971…. gothic cathedral….the suspects are thought to be armed with a welder and a caulking gun…”

[via neatorama]

Stonefridge

Sono circa 8 anni che Adam Horowitz lavora al suo Stonefridge, utilizzando decine di frigoriferi usati. Il monumento (o forse sarebbe meglio dire l’anti-monumento) è a Santa Fe, nel Nuovo Messico. Un photo set di Flickr mostra però come l’opera, ancora non finita, sia in stato di degrado e soggetta a vandalismi. Qui c’è un articolo che racconta il progetto e qui una visione dall’alto di Googlesightseeing.

[via placebokatz]

Guastafunerali

La notizia non è recente, ma il video è eccezionale e va segnalato. La storia è questa: una giocatrice di World of Warcraft, popolarissimo gioco multiplayer on line, muore nella vita reale. I suoi compagni di gioco decidono di celebrare un funerale nel mondo virtuale. Ma mentre la processione di personaggi fantasy sfila mestamente sulle rive di un lago, una banda di simpatici figli di puttana decide di guastare la festa, facendo una carneficina. Come se non bastasse, filma il massacro e lo mette online…

[via guerrilla innovation]

The Joy of Painting

Questa è una buffa notizia. Pare che la Nintendo stia lavorando ad un videogame per DS, Revolution e PC ispirato alla figura di Bob Ross. Ross è un pittore americano, scomparso nel 1995, molto noto negli States per aver condotto un programma tv intitolato The Joy of Painting, in cui si metteva in mostra la sua abilità con colori e pennelli. Dipingere sarà parte integrante del meccanismo di gioco. Qui c’è un insuperabile video di Ross al lavoro (memorabile la sigla iniziale del programma)…

Centrini

Ancora una volta, il ricamo. Che con discrezione, metodo e snobismo continua a dominare la scena dell’arte contemporanea internazionale. Ne avevamo già parlato qualche tempo fa. Stavolta segnalo il lavoro di Hildur Bjarnadottir. Soprattutto le sue inquietanti rivisitazioni dell’oggetto più demodè e malinconico che ci sia: il centrino…

[via winter sleep]

Cam camin…

Un breve video non ufficiale (e casalingo) per il pezzo di The Eels, My Beloved Monster. Protagonista un’affamata macchia di fuligine gigante. Gli autori sono Yves Geleyn e Julien Genoulaz. E i tetti, manco a dirlo, quelli di Parigi…

My beloved monster and me
We go everywhere together
Wearing a raincoat that has four sleeves
Gets us through all kinds of weather

[via no fat clips!!!]