The Joy of Painting

Questa è una buffa notizia. Pare che la Nintendo stia lavorando ad un videogame per DS, Revolution e PC ispirato alla figura di Bob Ross. Ross è un pittore americano, scomparso nel 1995, molto noto negli States per aver condotto un programma tv intitolato The Joy of Painting, in cui si metteva in mostra la sua abilità con colori e pennelli. Dipingere sarà parte integrante del meccanismo di gioco. Qui c’è un insuperabile video di Ross al lavoro (memorabile la sigla iniziale del programma)…

Centrini

Ancora una volta, il ricamo. Che con discrezione, metodo e snobismo continua a dominare la scena dell’arte contemporanea internazionale. Ne avevamo già parlato qualche tempo fa. Stavolta segnalo il lavoro di Hildur Bjarnadottir. Soprattutto le sue inquietanti rivisitazioni dell’oggetto più demodè e malinconico che ci sia: il centrino…

[via winter sleep]

Cam camin…

Un breve video non ufficiale (e casalingo) per il pezzo di The Eels, My Beloved Monster. Protagonista un’affamata macchia di fuligine gigante. Gli autori sono Yves Geleyn e Julien Genoulaz. E i tetti, manco a dirlo, quelli di Parigi…

My beloved monster and me
We go everywhere together
Wearing a raincoat that has four sleeves
Gets us through all kinds of weather

[via no fat clips!!!]

Nuotatori di lacrime

Il 31 maggio inaugura a Milano, presso la Galleria Francesca Minini, la nuova mostra di Gabriele Picco. Si intitola Nuotatori di lacrime in apnea sulla fine del mondo.
Dalle immagini di anteprima sembra un Picco meno irriverente e più malinconico del solito. Surreale, poetico, bizzarro. Guardate l’omino dalle grandi lacrime-acquario; oppure Google-man, “l’abominevole uomo del web, con il corpo dell’Omino Michelin, la faccia cubista del primo Picasso e le sneakers all’ultima moda”.

Autoritratto dell’artista da teschio

Si chiama Proposition for a Poshumouse Portrait, ed è opera dell’inglese Douglas Gordon. Un oggetto che, oltre a sfoggiare una levigata eleganza, scatena una tempesta di richiami e suggestioni. I memento mori medievali e rinascimentali, le stanze degli specchi (dove è difficile distinguere la realtà dal suo riflesso), Shakespeare. E poi, naturalmente, il mitico ritratto di Marcel Duchamp firmato Man Ray (1921), dove l’artista francese è di spalle e sfoggia una tonsura a stella cometa che farebbe invidia a Johnny Rotten. E mettiamoci anche l’autoritratto di Robert Mapplethorpe munito di bastone. Con teschio regolamentare.
L’opera di Gordon è in mostra alla Tate Triennial, a Londra fino al 14 maggio.

Play with me

Provate a giocare con la bambolina di Van Sowerwine. C’è poco da entusiasmarsi per questa animazione interattiva. Perchè lei rimarrà sempre, irrimediabilmente, sola. E voi correte il rischio di essere assaliti dal rimorso…

You are beautiful

Una grata, in un luogo qualsiasi. E una scritta fatta di tazze di plastica: You are beautiful. Che si trasforma con il passare dei giorni, e delle persone. Che muovono le tazze nella griglia come pixel su un display.

 

La natura in un kit

Carla Mattii realizza delle scansioni 3D di forme vegetali (piante e fiori) e le rielabora con programmi di modellazione. Poi le trasforma in veri e propri kit di assemblaggio in nylon sinterizzato. La natura come sistema da ricombinare e ricostruire…
Domani inaugura una sua personale a Milano presso lo Spazio Symphonia.

The Friendly Vampire

Questa è una storia triste. Un Nosferatu alla Murnau si aggira per le strade di Atlanta alla ricerca di un amico. Ma viene sempre rifiutato, prima da un darkettone appassionato di espressionismo tedesco, poi da un trio di ragazzotti alternativi. Così se ne torna nella cripta. “He begins to realize that maybe the subculture is changing…”

[via fecalface]

Monobloc

Avevamo già parlato dell’estetica irresistibile della sedia di plastica qui, commentando il monumento firmato Piero Golia. Ora Jens Thiel sta preparando un libro e una mostra dedicate alla monobloc plastic chair. In attesa dell’uscita del testo, Jens posta frammenti della sua ricerca su functionalfate.org. Tutte da vedere le fotografie, sul blog e sul Flickr Group dedicato. La monobloc è il vero oggetto globale, guardare per credere.