Anatoony

Michael Paulus ha radiografato, disegnandoli, tutti i personaggi dei fumetti più famosi (Hello Kitty, Charlie Brown, Betty Boop, Pikachu…). Con risultati a volte esilaranti. Ora il coreano Hyungkoo Lee realizza, sullo stesso concept, una serie di sculture tutto sommato meno azzeccate. Fatta eccezione per Bugs Bunny…

[via drawn]

The Dark Side of the Mall

Si ricomincia. La partenza sarà probabilmente al ralenti, come in ogni dopo-vacanza che si rispetti. Giusto per rientrare nel mood, dirotto la vostra attenzione su un collettivo di artiste australiane. Si chiamano The Kingpins (il “the” è d’obbligo di questi tempi, non solo tra le band musicali) e fanno foto, video, performance e installazioni. Le loro immagini sono il risultato di un bizzarro quanto riconoscibile mix di influenze. Ci sono la cultura pop e il kitsch più sfacciato, l’immaginario gay e transgender, gli stereotipi del rock e le follie della società consumistica. Ci sono i videoclip e le soap, ci sono Cindy Sherman e Matthew Barney, ma anche Spike Jonze e Weird Al Yankovic. Non so spiegarvi come, ma il pastiche sembra reggere. Un’ultima annotazione: fate caso ai titoli delle foto (The Dark Side of the Mall, Welcome to the Jingle, Hieronymus Posh)…

Sheena is a parasite

Il nuovo videoclip del sempre più visionario Chris Cunningham. La canzone è di un gruppo punkeggiante londinese dal significativo nome: The Horrors. Quindi niente elettronica stavolta. Ma pare che Cunnigham abbia dichiarato in proposito: “I’d find it hard to make a video for a track which sounded completely retro. It would just make me think of old things. To me, ‘Sheena is a Parasite’ sounds very special and futuristic.”

Leggendo tra le pagine di Director’s File dedicate al regista, ho scoperto che ci sono due progetti naufragati, che riguardano entrambi possibili riadattamenti cinematografici di capolavori della letteratura cyberpunk: Neuromancer di William Gibson e A Scanner Darkly di Philip K. Dick (quest’ultimo doveva avere addirittura la sceneggiatura di Charlie Kaufman). A Scanner Darkly è comunque diventato un film, diretto da Richard Linklater, per Neuromancer l’attesa continua…

Would You Like Your Eggs A Little Different This Morning?

A Milano, presso la galleria Massimo De Carlo, è in corso la personale di Elmgreen & Dragset, duo di artisti scandinavi con base a Berlino. Protagonista del progetto un manichino-avatar in tre versioni: ricco, middle-class e squattrinato. Ma tutti gli Andrea Candela (questa l’identità del personaggio) sono collegati al mondo tramite reali apparecchiature tecnologiche: un computer in rete, un iPod, un cellulare. E sono titolari di abbonamenti del tram, tessere associative, profili nelle chat room.

Dagli autori del negozio di Prada nel deserto e della roulotte in gitarella nelle viscere della terra, una riflessione sull’identità nell’età contemporanea. Nel testo che accompagna il progetto si legge:

Sei un essere perfezionato in una società perfezionata. Post-umana. Post-sessuale. Post-individuale. Vedi i corpi perfetti nei giornali patinati e fissi le brutte facce consumate di quelli che piangono i morti in altre parti del mondo. Vuoi soddisfare i tuoi bisogni; hai bisogno di un paio di antidolorifici per alzarti; hai bisogno di musica alta e di qualcuno che ti desideri e che ti dica quanto sarà speciale questo giorno.

Popopopopoppo

Qualcuno l’avrà detto a Jack e Meg White che Seven Nation Army è un inno da stadio? La capitale, travolta dal delirio calcistico, intona in coro un brano di rock minimalista. Miracoli della postmodernità…

Le immagini le abbiamo viste tutti, in tv, sui giornali, in rete, per le strade. Proviamo ad ascoltare la colonna sonora di questa vittoria. Mentre ci viene un sospetto: che il video di Douglas Gordon e Philippe Parreno abbia portato un po’ di proverbiale sfiga a Zizou? Il titolo del film, Zidane a 21st Century Portrait, suona oggi quantomeno sinistro. Per non parlare delle dichiarazioni degli autori (“Perché proprio Zidane?” domanda il giornalista francese Frédéric Hermel a Parreno prima della proiezione. “Perché è un gentleman”.)

L’urlo di Roma
The stadium loop
Totti’s version
Campioni del mondo

nella foto: Carsten Holler

Mad scientists

Una coppia di geniali illustratori di Los Angeles. Il loro portfolio è eccezionale: un disegno lucido, visionario, intimo. Ma anche la presentazione non è male…

“kozyndan are Los Angeles based mad scientists. they are working on a secret formula for controlled nuclear fusion, and are creating a line of edible chickens. For fun they like to take long deep breaths and dip their heads into bowls of rasberry jelly and lemon curd. They live indoors and don’t paint on walls. the couple also moonlights as freelance illustrators.”

Complicated beauty

Al Fotomuseum di Winterthur (Zurigo), è in corso una retrospettiva dedicata a Gregory Crewdson. Sempre magico, inquietante, lucidissimo. Le sue immagini sono still da film mai girati…

“The thing that is important to me is that I want a sense of complicated beauty: not a beauty that is purely seductive or elegant. My pictures reside in the collision between my irrational need to make a perfect world, and the impossibility of doing so. I want them to be psychologically fraught with certain anxieties or fears or desires.”

L’inconscio ottico

La realtà spesso esplode negli scatti di Martin Klimas. E la fotografia, ancora una volta, ci mostra ciò che ad occhio nudo non riusciamo a cogliere. Walter Benjamin lo chiamava inconscio ottico:

“La natura che parla alla macchina fotografica è una natura diversa da quella che parla all’occhio; diversa specialmente per questo, che al posto di uno spazio elaborato consapevolmente dall’uomo, c’è uno spazio elaborato inconsciamente. Se è del tutto usuale che un uomo si renda conto, per esempio, dell’andatura della gente, sia pure all’ingrosso, egli di certo non sa nulla del loro contegno nel frammento di secondo in cui si allunga il passo. La fotografia, coi suoi mezzi ausiliari: con il rallentatore, con gli ingrandimenti glielo mostra. Soltanto attraverso la fotografia egli scopre questo inconscio ottico, come, attraverso la psicanalisi, l’inconscio istintivo.”

(W. Benjamin, Piccola storia della fotografia, 1931)

[via roba]

Gossip Art

The Gallery of absurd è un blog gestito da un’artista che si fa chiamare 14 (fourteen). Ogni settimana viene postata un’opera d’arte (dipinti, disegni, fotografie, collage), sempre rigorosamente gossip-based. Gli accostamenti sono degni di nota: Angelina Jolie e Salvador Dalì, Nicole Richie ed Egon Schiele, Britney Spears e Roy Lichtenstein…

Carthedral

Rebecca Caldwell ha trasformato una Cadillac del 1971 in una cattedrale gotica viaggiante. Con tanto di guglie, finestre di vetro piombato e gargoyles…

Le hanno chiesto dei rapporti con la polizia stradale:

“They have to realize that I would be stupid to try and get away with anything illegal in that car…I mean, come on. I can just hear it over the police radio: “…the suspects are heading west bound goin about 60 mph….a little faster on the downhill…be on the lookout for a……black …1971 gothic cathedral…I repeat….1971…. gothic cathedral….the suspects are thought to be armed with a welder and a caulking gun…”

[via neatorama]

Stonefridge

Sono circa 8 anni che Adam Horowitz lavora al suo Stonefridge, utilizzando decine di frigoriferi usati. Il monumento (o forse sarebbe meglio dire l’anti-monumento) è a Santa Fe, nel Nuovo Messico. Un photo set di Flickr mostra però come l’opera, ancora non finita, sia in stato di degrado e soggetta a vandalismi. Qui c’è un articolo che racconta il progetto e qui una visione dall’alto di Googlesightseeing.

[via placebokatz]